Falcia ciclisti col suv, un morto. Fermata una donna

Se fosse condannata per omicidio stradale rischierebbe minimo cinque anni

Tiziana PaolocciRoma Vigilia di Pasqua di sangue sull'Aurelia. Quattro ciclisti, che approfittando della giornata di sole ieri mattina pedalavano al lato della statale, sono stati travolti da un'auto lanciata contro di loro come fosse un missile impazzito. L'incidente, che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di altri due, è stato provocato da una donna, che inizialmente è fuggita, ma poi si è costituita ed è stata denunciata per omicidio stradale dai carabinieri. È stata infatti accertata la violazione da parte sua delle norme che disciplinano la circolazione stradale e il suo nome potrebbe passare alla storia tra quello dei primi chiamati a rispondere di questo reato, in base alla nuova legge entrata in vigore tre giorni fa. Gli agenti della municipale hanno cercato di ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Si sa per certo che i quattro ciclisti stavano procedendo in direzione Roma, quando sono stati centrati da una Dacia Duster bianca. Uno di loro, 76 anni, che abitava nel quartiere Marconi, a Roma, è stato sbalzato in un dirupo. Gli altri sono rimasti a terra. Sul posto sono giunti immediatamente gli uomini del 118 con l'eliambulanza, la polizia stradale, i pompieri e i vigili, che hanno chiuso momentaneamente il tratto di strada interessato dall'incidente. Tra i primi a soccorrere i feriti c'era anche il comandante della polizia municipale della capitale, Raffaele Clemente, che si trovava a percorrere l'Aurelia. Ma del fuoristrada, nessuna traccia.Roberto G., 76 anni, giunto in gravissime condizioni all'Aurelia Hospital, è morto subito dopo. Inutili i tentativi dei medici di salvarlo. I suoi amici, 71 e 78 anni, invece, sono stati trasportati in codice rosso al San Camillo. Uno ha riportato delle serie lesioni, mentre l'altro aveva un raggio della bicicletta infilato nel braccio e una commozione cerebrale. Entrambi sono gravi.Come se non bastasse, una delle ambulanze che trasportava in ospedale uno dei due, ha avuto un incidente nel quale è rimasto coinvolto in maniera lieve un motociclista, finito anch'esso al San Camillo.La donna, residente a Cerveteri, invece, dopo un paio d'ore, si è recata in caserma dai carabinieri di Montespaccato e ha ammesso la sua responsabilità, confessando: «Sono scappata perché ho avuto paura». Poi è stata sottoposta ad alcol e drug test, che sono risultati negativi.

È stata quindi denunciata in base alla legge 41 del 23 marzo 2016, che ha introdotto il reato omicidio stradale. E adesso la cinquantaduenne rischia una pena che non può essere inferiore a cinque anni, avendo non solo causato la morte di una persona, ma avendo scelto di fuggire subito dopo.

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