La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell'ex premier Matteo, accusati, assieme all'imprenditore Luigi Dagostino, di aver emesso fatture per prestazioni che secondo l'accusa dei pm Luca Turco e Christine Von Borries non sarebbero mai avvenute. La richiesta di rinvio a giudizio, inviata al gip in questi giorni, segue l'avviso di conclusione delle indagini di alcune settimane fa. In questo periodo di tempo, gli indagati avrebbero potuto depositare memorie difensive o chiedere di essere interrogati, ma ciò non è avvenuto.
L'inchiesta riguarda l'emissione di due fatture: una da 130 mila euro emessa dalla Eventi 6 della famiglia Renzi e pagata dalla Tramor, detenuta da una società con sede a Cipro ma gestita in passato dallo stesso imprenditore Luigi Dagostino; l'altra, da 10 mila euro, sarebbe stata emessa dalla Party srl, oggi in liquidazione fra cui i soci risultavano Tiziano Renzi e la Nikila Invest amministrata dalla compagna di Dagostino, Ilaria Niccolai. Nel marzo scorso,dopo aver ricevuto l'avviso a comparire, Tiziano Renzi scrisse su Facebook: "Pur consapevole che la diffamazione è irreversibile, mi piace dichiarare con serena fermezza che in 35 anni da imprenditori mai abbiamo prodotto fatture non vere".
"La richiesta di rinvio a giudizio diffusa dalla stampa e della quale la difesa non ha conferma ufficiale è ampiamente compatibile con la nostra richiesta di andare a processo, formulata
qualche tempo fa. Siamo certi di poter dimostrare in sede processuale l'assoluta correttezza dei comportamenti tenuti dai signori Renzi". Così, in una nota, l'avvocato Federico Bagattini, legale di Tiziano Renzi e Laura Bovoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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