Falso allarme terrorismo in volo. Un italiano fermato e rilasciato

Arrestati due passeggeri dopo il ritrovamento nei bagni di un oggetto sospetto. L'aereo Ryanair scortato dalla Raf

Falso allarme terrorismo in volo. Un italiano fermato e rilasciato

Arrestati per terrorismo e rilasciati con tante scuse nel giro di una notte. È capitato nella notte tra domenica e lunedì a due uomini che si trovavano a bordo di un aereo della Ryanair, proveniente da Vienna e diretto a Londra. Una brutta avventura per i due malcapitati, un italiano di 48 anni e un kuwaitiano di 34 che hanno dovuto passare la notte in una stazione di polizia per quello che poi si è rivelato un gigantesco equivoco.

Tutto è iniziato durante il volo, quando alcuni membri dello staff dell'aereo hanno rinvenuto nei bagni un oggetto considerato sospetto. Come da procedura hanno avvertito il comandante che a sua volta ha contattato le autorità di terra della presenza sull'aereo di «una possibile minaccia alla sicurezza». In una manciata di minuti due jet della Raf avevano già raggiunto il velivolo è l'avevano scortato fino all'aeroporto di Stansted per prendere in consegna i due uomini sospetti. Al momento non si capisce se i due viaggiassero insieme e se si conoscessero. Si sa invece che tutti i passeggeri hanno preso uno spavento non da poco quando all'atterraggio si sono visti circondare da uno stuolo di poliziotti armati. «Ci sono agenti dappertutto - ha twittato Joanna Czechowska, uno dei passeggeri verso le 19.10, quando l'aereo della compagnia irlandese ha toccato terra - ci hanno detto di restare con le cinture allacciate e ci hanno portato in zona lontana. La polizia è poi tornata a bordo e ha portato via due uomini». Infine le uniche informazioni date: «Hanno trovato degli oggetti sospetti nella toilette. Ora sembra tutto a posto, ma che paura». Probabilmente la stessa che devono aver provato i due uomini, assieme ad un sentimento di sgomento, dato che non erano colpevoli di nulla. Ieri in mattinata sono stati rilasciati e l'unità territoriale anti terrorismo ha diffuso un comunicato spiegando che non vi era alcuna accusa a loro carico. «Abbiamo sbagliato, ci dispiace», insomma. E l'oggetto sospetto scoperto nei bagni che cos'era? Un semplice cellulare che evidentemente una hostess o uno steward non ha riconosciuto.

Certamente un errore che è costato parecchio, come ha fatto rilevare ieri il tabloid Daily Mail. «Una missione di un'ora di un jet da combattimento Typhoon costa 90mila sterline. È questo il costo presunto per l'utilizzo dei due jet della Raf di ieri, calcolando che per accompagnare a terra l'aereo della Ryanair ci sono voluti almeno 30 minuti», ha scritto il quotidiano. La Raf non ha commentato, ma il sovrintendente dell'unità anti terrorismo Andy Waldie ha dichiarato: «Come potete capire prendiamo molto seriamente tutte le comunicazioni relative a comportamenti o oggetti sospetti trovati durante i voli e per fortuna questa volta non c'è stato nulla di cui preoccuparsi. Ringraziamo tutti per la collaborazione». Tenta di sminuire la propria responsabilità nell'accaduto anche la Ryanair che in una nota spiega: «L'equipaggio era stato allertato circa la presenza di un oggetto pericoloso a bordo.

Come da procedura il capitano ha avvertito le autorità britanniche a terra ed ha proseguito fino a Stansted dove è atterrato regolarmente». Si attende ora di ascoltare la versione dei due uomini ingiustamente arrestati. Un simile episodio, con lo stesso epilogo, si era verificato lo scorso 13 luglio, sempre su un volo Ryanair diretto da Cracovia a Dublino.

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