La fase nera di Maria Elena (soprattutto per il look)

La ministra in technicolor ha avuto una svolta dark. Nelle ultime uscite sceglie sempre il "total black", ma gli abbinamenti non sono mai azzeccati

La fase nera di Maria Elena (soprattutto per il look)

Non ci sono dubbi. Per Maria Elena Boschi questo è un momento nero. Anche in fatto di look. Da quando è entrata nel tritacarne mediatico, la ministra più bella del governo non ha più azzeccato una mise. Fra la bufera delle banche che ha coinvolto il padre e il fratello, il colpo d'ascia di Saviano e la richiesta di dimissioni dell'opposizione, il guardaroba della «it girl» renziana è caduto in un cupo pessimismo dark.C'era una volta la bella ministra in technicolor, quella che il giorno del giuramento al Quirinale aveva osato con un tailleur pantalone blu elettrico (di Zara), quella che al Maggio Fiorentino si era fasciata in un abito rosso ultra sexy, quella che amava le giacche gialle e i tacchi fucsia. Il suo stile di prima poteva essere discutibile, ma almeno c'era. Ora ci vorrebbe un emendamento per salvarle il look. Dopo aver abbandonato i colori, lo stile della Boschi appare un po' confuso, e sembra che vestirsi non le piaccia più come una volta. Da un po' di tempo, poi, usa il total black (un presentimento dei disastri familiari?), che sarà tornato di moda, ma forse ha calcato un po' la mano.Alla presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, che l'ha eletta regina dei suoi salotti e la incensa come una Madonna del millennio, ha riciclato il look già sperimentato in tv: tubino nero (Zara) e filo di perle (finte). La versione «voglio ma non posso» della classica mise alla Coco Chanel, l'inventrice dell'intramontabile little black dress, quello che non passa mai di moda e ci salva in ogni occasione ufficiale. Quello della Boschi però è un po' troppo stretto, ha le maniche troppo corte (anche per lei che ha solo 34 anni ma non ha le braccia toniche di Michelle Obama), e non è del tessuto che sarebbe piaciuto a Mademoiselle. Insomma, anche Kate Middleton veste Zara, ma saper scegliere è un lavoro, e sicuramente la duchessa ha più tempo della ministra, specie in questo periodo.Altra presentazione romana, altro look non azzeccato: per il libro di Dorina Bianchi (deputata che ha tradito Ncd per Renzi) probabilmente voleva sembrare più moderna, e ha pensato al total black, stile minimal anni '90 come va fra i modaioli, ma la giacca troppo larga non le rendeva giustizia. La vera Caporetto del look della Boschi è stata però la Leopolda. Probabilmente distratta dalle voci sulle sue assenze, avrà pescato le prime cose trovate nell'armadio. La blusa anonima, le solite maniche troppo corte, la cintura troppo sottile a segnarle i fianchi, e non c'erano nemmeno le tanto amate decolleté a salvare l'outfit ma quegli stivaloni che lasciano scoperta la parte più antiestetica del ginocchio.

Una sola volta era caduta più in basso: alla prima del film di Veltroni, dove si era presentata con chiodo striminzito e minigonna di due taglie in meno con tanto di leggings e plateau. Meno male che non ha mai abbandonato il sorriso, il suo accessorio più. E forse anche l'unico davvero azzeccato.

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