L'ultima di Fassino il profeta: "Putin non userà l'atomica"

L'esponente Pd, noto per le sue previsioni sbagliate, stavolta fa sobbalzare dalla sedia un po' tutti visto che ritiene un bluff quello della Russia di allertare la triade nucleare

L'ultima di Fassino il profeta: "Putin non userà l'atomica"

Il mondo non è più al sicuro. Non per via delle minacce di Vladimir Putin ma a causa delle uscite di Piero Fassino. L'esponente Pd, presidente della Commissione Esteri della Camera, è noto per le sue profezie sbagliate. E di norma il web ci ride su. Ma stavolta l'argomento è così delicato che chi ha le risorse per farlo sarebbe meglio iniziasse a costruire un bunker antiatomico.

Il collega del Piccolo, Mauro Manzin, ha avuto l'ardire di chiedere a Fassino di dire la sua circa il possibile utilizzo di armi nucleari da parte della Russia. A domanda precisa, purtroppo, risponde: "È proprio sicuro che lo zar non farà girare la sua chiave militare? No, non credo che convenga, in primis, proprio a Putin: il mondo si può distruggere una volta sola. È questo che vuole? Non penso".

Poi, a L'aria che tira, ieri Fassino ha rincarato la dose: "Se scoppia una bomba nucleare scoppia in Russia, mica sulla Luna, Putin così ucciderebbe il suo popolo". Il riferimento peraltro non potrebbe essere più sbagliato, visto che nessuno ha mai parlato di un impiego di bombe atomiche russe in Ucraina, bensì contro obiettivi delle potenze della NATO, non certo in un Paese al confine.

Insomma, Fassino pecca di capacità d'analisi (il che è preoccupante visto il ruolo che ricopre) e per di più rischia di portare, di nuovo, sfortuna. Ma non al suo partito politico, a una nazionale di calcio o ai suoi rivali elettorali, bensì all'umanità intera. Di fronte alla possibile escalation totale, però, Fassino potrebbe aver concesso una speranza al mondo. Ritiene, infatti, che la minaccia nucleare sia un bluff, ma pure che le sanzioni economiche internazionali potrebbero rivelarsi fatali per Putin e per la sua tenuta in patria.

Non sappiamo dire, a questo punto, se possa essere una buona o una cattiva notizia. Di certo nel caso in cui sbagliasse questa, di previsione, significherebbe che per Putin le cose si sarebbero messe abbastanza bene e quindi il deterrente nucleare non servirà più. Ma di contro, bisognerebbe registrare la diametrale e contingente catastrofe per l'Ucraina e magari per il suo leader: Zelesnky.

Se le cose vanno bene per l'uno, infatti, a pagarne lo scotto sarà per forza l'altro.

Di sicuro Fassino ormai ogni volta che parla finisce per scontentare qualcuno. Ma, nel dubbio, come per i brutti sogni, se l'antiprofeta ti considera spacciato di norma ti benedice di salute.

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