Da Fdi a Renzi, l'asse trasversale per limitare la custodia cautelare

Ma Fi frena sullo scudo per i governatori. Rissa con la sinistra sul sovraffollamento delle prigioni

Da Fdi a Renzi, l'asse trasversale per limitare la custodia cautelare
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Forza Italia frena sullo scudo penale per i governatori e rilancia la battaglia sulla riforma della custodia cautelare. Il tema Giustizia infiamma l'estate politica sotto l'ombrellone del centrodestra. Lo scontro (come già accaduto sul voto a Von der Leyen) è tra Lega e Forza Italia. Mentre le opposizioni mettono nel mirino il ministro della Giustizia Carlo Nordio per il sovraffollamento nelle celle. Il Carroccio propone una legge che introduca una moratoria penale per le indagini a carico dei presidenti di Regione. La proposta arriva dopo il caso Toti: l'ex governatore della Liguria è stato costretto alle dimissioni per un'indagine su presunti finanziamenti illeciti. A mettere la firma sullo scudo penale per i governatori, una norma che rinvii a fine mandato le indagini ed eventuali misure cautelari, è il vicepremier e leader Matteo Salvini. La proposta, da cui partire, è proprio un testo presentato dall'azzurro Pietro Pittalis depositato in commissione Affari costituzionale che limiterebbe la custodia cautelare preventiva. Lo stop giunge dal capogruppo dei senatori di Fi Maurizio Gasparri: «È un tema da approfondire, quella di Pittalis è una rispettabile iniziativa personale ma non di partito» precisa Gasparri interpellato dal Giornale. L'idea di uno scudo penale per i governatori potrebbe trovare una sponda nelle opposizioni. Il deputato di Azione Enrico Costa è favorevole ma avverte: «Non basta legge ordinaria ci vuole una modifica costituzionale». Matteo Renzi invece si smarca: «Se mi si chiede se è giusto che i presidenti di Regione abbiano una tutela diversa rispetto ai singoli cittadini, secondo me no». Il capo di Italia Viva apre però sull'altra riforma a cui lavora il ministro Nordio: una limitazione del ricorso alla custodia cautelare. «Se mi si chiede se è giusto che per reati minimi non ci sia la custodia cautelare, allora benissimo» dice Renzi. E sulla revisione della custodia cautelare potrebbe crearsi in Parlamento una maggioranza traversale: da Fdi a Italia Viva. Maurizio Lupi è favorevole: «Sono perché si affronti seriamente il tema della carcerazione preventiva cosa che è emersa con il caso Toti». Una riforma che Nordio ritiene necessaria anche per alleggerire il sovraffollamento nelle carceri: un'emergenza che sta esplodendo, infiammando il dibattito politico. Il parlamentare Iv Roberto Giachetti ieri ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro il Guardasigilli e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari sull'emergenza carceri. La mossa di Giachetti fa risalire la tensione. Interviene Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia: «La sinistra non ci intimorisce». Il vicepremier Salvini auspica la costruzione di nuovi istituti penitenziari.

Altro tema caldo, che inasprisce lo scontro tra sinistra e centrodestra, è lo stop all'automaticità della scarcerazione delle madri detenute. Intanto, ieri il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha promulgato il decreto carceri approvato dalla Camera. Il presidente Mattarella dovrebbe incontrare nei prossimi giorni il ministro Nordio per fare il punto sul dossier carceri.

Il Guardasigilli, dopo il colloquio di mercoledì con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sta mettendo a punto un piano per affrontare l'emergenza carceri e in primo luogo il sovraffollamento dei detenuti all'interno degli istituti penitenziari. E si partirà proprio da una restrizione dei casi in cui si potrà fare ricorso alla carcerazione preventiva.

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