«Fedez era lì»: così a verbale davanti ai carabinieri, che indagano sul caso del pestaggio di Cristiano Iovino, due testimoni oculari dell'aggressione al personal trainer dei vip, diventato celebre per essere un amico di Ilary Blasi ed essere stato più volte citato nei giorni caldi della separazione da Francesco Totti. Il rapper, che comunque non risulta indagato, sarebbe dunque stato presente alla spedizione punitiva sotto la casa milanese di Iovino in via Traiano, in zona Portello, nella notte tra il 21 e il 22 aprile scorsi. A picchiare a sangue il 37enne romano sono stati 8 o 9 uomini vestiti di scuro scesi da un van, tra loro c'erano ultrà del Milan già noti alle forze dell'ordine.
«Io non c'ero e dalla telecamera non si vede niente», ha detto ieri Fedez al Salone del libro di Torino, commentando la notizia. E poi: «Si parla di nove persone che hanno massacrato una persona, tutti ultras del Milan. La persona viene aggredita, arriva l'ambulanza, ma non viene portata in ospedale. Tutti parlano di un massacro, ma se questa persona non è stata portata in ospedale non c'è un referto medico e non ha denunciato, di cosa stiamo a parlare? Oltretutto poco dopo è andato a ballare a Ibiza... Se non ci fosse il mio nome in mezzo non ci sarebbe la notizia». Infine: «La stampa che si occupa fondamentalmente di notizie inutili, tipo le c...ate che fa Fedez di notte. E non avete capito che a loro (ai ragazzi, ndr) non gliene frega un ca... zzo. Sarebbe il caso che la stampa italiana iniziasse a rivalutare le proprie priorità e non giocasse a fare l' influencer».
Sulla vicenda la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per rissa e lesioni, anche se Iovino si è fin qui rifiutato di sporgere querela, sostenendo di non aver riconosciuto nessuno degli aggressori. Gli inquirenti hanno ricostruito l'antefatto e il contesto. C'è anche un nome iscritto nel registro degli indagati. La presenza sul posto di Fedez, riportata da alcuni quotidiani, sarebbe confermata da due elementi. La testimonianza di due vigilantes del complesso residenziale dove ha casa Iovino, che hanno assistito al blitz delle 3.30 di notte e hanno chiamato il 112 e non hanno avuto difficoltà a riconoscere il rapper nel gruppo sceso dal van. E le telecamere di sicurezza dello stabile, le cui immagini sono state acquisite dagli investigatori nell'immediatezza dei fatti e mostrerebbero palesemente le sembianze del cantante ex di Chiara Ferragni. Tutti i picchiatori tra l'altro avrebbero agito a volto scoperto.
Il blitz, sempre secondo le indagini, sarebbe la conseguenza di un primo scontro tra Fedez e il suo entourage e il personal trainer, avvenuto alcune ore prima alla discoteca The Club. Il rapper, come spesso nelle sue uscite, era con un gruppo di ultrà rossoneri che gli fanno da guardaspalle, e anche un'amica bionda entrata nei gossip intorno al cantante dopo la separazione dalla moglie.
Si tratta di Ludovica di Gresy, modella 22enne e studentessa di moda, ripresa anche lei dalle telecamere del locale e, pare, causa della lite. Gli stessi testimoni che avrebbero riconosciuto Fedez in via Traiano hanno riferito che c'era pure «una ragazza bionda», che però non hanno identificato.
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