Ferragamo divorzia con stile E alla moglie (infedele) rimane il mega assegno

Ferragamo divorzia con stile  E alla moglie (infedele) rimane il mega assegno

Si è parlato di divorzio dell'anno (come tutte le volte che ci sono in ballo grandi nomi e grandi cifre), peccato che stia durando da anni. A noi sembra che siano quelli infelici i matrimoni tutti uguali. E quella formula, «il segreto di un buon matrimonio è tenere le liti pulite e il sesso sporco», prevede che entrambe le cose, le liti e il sesso, restino sotto lo stesso tetto.

La fine dell'unione tra il 73enne Ferruccio Ferragamo (il re del lusso, nonché uno degli uomini più ricchi d'Italia) e l'ormai ex moglie Ilaria Giusti (di vent'anni più giovane), dura da tantissimo ed è cominciata, in realtà, prestissimo. La storia è «targata» 2001: i due si incontrano, si piacciono, si mettono insieme. Poi la coppia ha un figlio e tre anni più tardi si sposa. Nel 2011 lui si quota in Borsa, e fino al 2012 tutto va bene. Ma qualche mese dopo, a otto anni dal «sì», qualcosa inizia a sfilacciarsi, qualcos'altro a non quadrare. Ferruccio presenta al Tribunale di Firenze un'istanza di separazione personale (quindi non consensuale). Da quel momento, ci vogliono altri sei anni, tra ricorsi della moglie e controricorsi di Ferragamo, tra pettegolezzi, liti, vociferare vario per arrivare a una decisione. Nel 2015 i giudici concedono all'imprenditore la separazione unilaterale, impugnata però dalla moglie. Si arriva così all'anno scorso quando si giunge a una separazione. Il giorno dopo, Ferruccio chiede il divorzio ma ecco che scoppia la guerra legale... L'ultimo capitolo di questa storia sfinita è stato scritto ieri. Ed è la rappresentazione plastica (o bancaria) di quel detto poco elegante: ... E mazziato. Roba da esaurimento nervoso, da contorcimenti di viscere. «È stata infedele ma dovrà continuare a percepire l'assegno di mantenimento». È quanto deciso dalla Cassazione in merito alla vicenda. Nonostante i continui tradimenti da parte di Ilaria, Ferruccio dovrà continuare ad elargirle l'assegno, pari a 60mila euro al mese secondo la decisione degli Ermellini. Ferragamo, presidente dell'omonima casa di moda, con un patrimonio stimato in circa 4 miliardi di euro, dovrà inoltre aggiornare l'assegno al rialzo perché l'ex moglie dopo la separazione si è trasferita a Londra con l'unico figlio, ora maggiorenne, e la Cassazione ha stabilito che il mantenimento deve essere adeguato al costo della vita nel Regno Unito. Nel 2019, l'ex moglie voleva che la causa di divorzio venisse decisa in un tribunale britannico, mentre Ferragamo ha ottenuto che il giudice competente fosse quello di Firenze. Nella decisione della Cassazione c'è, se non altro, un punto a favore dell'imprenditore toscano.

«La prima sezione civile della Suprema Corte, nell'ordinanza depositata venerdì, ha aperto la strada alla possibilità che l'addebito del divorzio (ossia la colpa della rottura del matrimonio) gravi sulla consorte, spiegando che all'iniziale tolleranza dell'imprenditore verso l'infedeltà della moglie si sono sommate ulteriori storie dell'ex prodotte in giudizio». La parola passa ora ai giudici della Corte d'Appello di Firenze, a cui è stato rinviato.

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