"Fi in continua crescita, nel nome di Silvio"

Tajani all'evento per i 30 anni dalla prima vittoria: "Grazie a noi nel '94 sconfitti i comunisti"

"Fi in continua crescita, nel nome di Silvio"
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Alle elezioni del 27 marzo 1994 la prima vittoria di Fi rivoluzionò il quadro politico. Trent'anni dopo, a Napoli, non c'è più Silvio Berlusconi a rievocare quel passo storico, ma Antonio Tajani (nel tondo) che con lui fondò il partito e ora ne è il segretario nazionale azzurro. «Eravamo convinti di combattere una battaglia politica storica - dice il vicepremier e ministro degli Esteri -, o noi liberali o i comunisti. Abbiamo accettato la sfida e Berlusconi ha costruito una forza politica che gli è sopravvissuta ed è in continua crescita nell'elettorato». Tajani ricorda i buoni risultati di Fi in Sardegna, la vittoria in Abruzzo, parla della candidatura a vincere con un candidato governatore azzurro in Basilicata, Bardi e poi in Piemonte, Cirio, del 10 per cento da superare alle europee di giugno, di vitalità del partito, di ruolo fondamentale nel centrodestra. Dei giovani azzurri leggono le ultime parole scritte dal Cavaliere in ospedale alla vigilia della morte, dedicate proprio alla sua creatura, il «partito della libertà, dell'amore, della pace». Un video ripropone il giuramento del primo governo Berlusconi, i discorsi più importanti del leader, i suoi successi internazionali, la crociera sulla nave di Fi, il contratto con gli italiani firmato da Bruno Vespa, l'aggressione a Milano, fino al ritorno in Senato dopo la decadenza per la condanna e al funerale di Stato. Insomma, 30 anni di storia che oggi gli azzurri non vogliono interrompere.

Il direttore del Mattino, Francesco De Core, fa le domande e Tajani ripercorre le tappe del passato per spiegare la fiducia in quello che ancora potrà fare Fi. «Berlusconi è morto con la vittoria in tasca - dice -, con il centrodestra tornato al governo Paese. E prima, a Pratica di Mare tra Bush e Putin, ha pensato che un altro sogno fosse realizzato, la fine della guerra fredda. Le ultime parole scritte sulla pace spiegano anche quanto fu deluso dall'incredibile marcia indietro di Putin con l'invasione dell'Ucraina. E per la pace ora bisogna fermare Israele, nell'attacco ad Hamas dopo l'attacco terroristico e arrivare ad un cessate il fuoco».

Altro insegnamento, cambiare l'Europa in meglio e Tajani risponde a Matteo Salvini, dicendo di nuovo no all'alleanza del Ppe con destre estreme di Francia e Germania legate alla Lega». Il più grande partito a Bruxelles, che noi rappresentiamo, avrà presidenti di Commissione e Parlamento Ue, quindi darà le carte. Non si può dire facciamo un centrodestra come in Italia, perché il sistema è diverso. Noi vogliamo allargare i consensi per Fi non contro gli alleati di governo, ma per rafforzare il centrodestra». L'evento di Napoli è stato organizzato dal coordinatore in Campania e capogruppo all'Europarlamento, Fulvio Martusciello, che non è presente perché malato in ospedale. Di fronte alla partecipazione al di sopra di ogni aspettativa, però, fa sapere che già prevede alle europee un nuovo «miracolo campano».

Parla il presidente del Consiglio nazionale di Fi e governatore della Sicilia Renato Schifani, di quella «lucida follia» che spinse Berlusconi a scendere in campo: «Oggi come allora, Fi continua ad essere perno solido e rassicurante di un centrodestra vincente».

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