Fi: vaccini agli operatori. La svolta di Speranza: "Giusto lo scudo penale"

Sì bipartisan alla protezione legale ai medici. Ma la Cassazione risarcisce il danno da siero

Fi: vaccini agli operatori. La svolta di Speranza: "Giusto lo scudo penale"

Il tam tam è partito grazie alle associazioni di categoria di medici e infermieri, poi hanno raccolto l'appello molti giuristi, quindi il centrodestra si è fatto per primo portavoce della richiesta di uno scudo penale per il personale sanitario impegnato nella campagna vaccinale. Una proposta che nelle ultime ore sta incontrando il consenso trasversale della politica. Arriva il sì da parte del ministro della Salute Roberto Speranza, segretario dei bersaniani di Articolo Uno-Mdp. «Credo sia una richiesta giusta e comprensibile e che dobbiamo assumere nel più breve tempo possibile - spiega Speranza durante l'evento Online Talk Sanità - penso che il governo debba lavorare nelle prossime ore per dare una risposta positiva a questa richiesta, da parte mia c'è la massima disponibilità». Favorevole anche Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute in quota M5s. «Serve uno scudo penale il prima possibile in modo che si arrivi davvero a difendere i medici e gli infermieri vaccinatori - dice Sileri a SkyTg24 - Io presentai a inizio legislatura un arbitrato per il contenzioso medico-legale per i medici, gli infermieri e per tutelare i cittadini nelle cause civili».

La questione dello scudo penale si incrocia con la tutela dei cittadini in sede civile. È notizia di ieri una sentenza della Cassazione che ha riconosciuto l'indennizzo per eventuali danni da vaccino anche nel caso in cui il siero sia solo «raccomandato» dallo Stato o dalle Regioni. La Corte infatti ha definitivamente riconosciuto il diritto al risarcimento per una persona che aveva contratto il «lupus eritematoso sistemico», una malattia autoimmune della pelle, a seguito della vaccinazione non obbligatoria anti Epatite A. Dimostrato il nesso di causalità tra la patologia e l'inoculazione del vaccino, il cittadino quindi ha diritto all'indennizzo anche quando il siero non è obbligatorio. Proprio come i vaccini anti Covid, raccomandati ma non obbligatori. Il nodo dello scudo penale si intreccia anche con l'esigenza di imporre la vaccinazione a tutti gli operatori sanitari, dopo averli tutelati legalmente. È questa la proposta di Forza Italia, depositata ieri in Parlamento da Licia Ronzulli (nel tondo), vicepresidente del gruppo di Fi al Senato. Si tratta di un disegno di legge che rende la vaccinazione obbligatoria per tutti i sanitari di strutture pubbliche e private. Ronzulli definisce gli operatori e i medici contrari al vaccino come «una minoranza che però continua a svolgere la propria attività esponendo al contagio i pazienti». Da qui l'urgenza dell'obbligo vaccinale per la categoria. «Il Covid è un nemico subdolo, tanto da aver scatenato una pandemia che ci vede impegnati in una battaglia senza sosta in cui non c'è spazio per superficialità, preconcetti e posizioni ideologiche», conclude Ronzulli.

Intanto si allarga il fronte del sì allo scudo: «Chi somministra le dosi non può essere ritenuto responsabile degli eventuali eventi avversi», commenta la deputata del Pd Laura Boldrini, vicepresidente della Commissione Sanità a Palazzo Madama. Per Anna Maria Bernini, capogruppo di Fi al Senato, c'è bisogno di «una norma che garantisca lo scudo ai vaccinatori per metterli al riparo da qualsiasi eventuale responsabilità, sia penale che civile».

Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie di Fi, rilancia: «È urgente un provvedimento, da approvare già nelle prossime ore, per garantire lo scudo penale a tutti coloro che saranno i protagonisti della campagna vaccinale». Fate presto.

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