Finlandia, l'ultradestra va al governo

Il futuro premier Orpo annuncia l'intesa coi nazionalisti anti-Ue e anti-immigrati

Finlandia, l'ultradestra va al governo

Berlino. Alcune «divergenze» come anche «visioni differenti su alcuni questioni» esistono, però «abbiamo valutato collettivamente che possono essere risolte». Insomma: «Non ci sono differenze insormontabili». Con queste parole il 53enne Antti Petteri Orpo, leader del Partito della coalizione nazionale (Kok), ha annunciato l'avvio di negoziati per dare un nuovo governo alla Finlandia. Orpo ha vinto le elezioni a inizio mese portando a casa 48 seggi sui 200 del Parlamento unicamerale di Helsinki, arrivando davanti di misura ai sovranisti del Partito dei Finlandesi (46 seggi) e a quello socialdemocratico (43 seggi) della premier uscente Sanna Marin. Quale leader del partito di maggioranza relativa, Orpo tenterà di formare un governo con i Finlandesi e due partiti minori: i cristiano-democratici e la formazione della minoranza svedese. L'annuncio di ieri mette la parola fine a un possibile accordo di grande coalizione con la sconfitta Marin, e punta a spostare verso destra il timone della politica svedese. Guidato dalla 46enne Riikka Purra, quello dei Finlandesi è un partito apertamente nazionalista e xenofobo che affonda le radici nel Partito rurale finlandese. E proprio nel malessere del mondo agricolo finlandese Purra ha rilanciato il partito con argomenti chiari come no all'immigrazione extra-Ue e no all'uscita dal carbone, che dovrebbe essere posticipata dal 2035 al 2050. No anche a imporre un vincolo ambientale sul 30% del territorio nazionale. Gli elettori hanno risposto in massa e oggi il partito fortemente euroscettico è diventato il king-maker di questa legislatura. Sia Purra sia Orpo puntano a una politica di rigore nei conti pubblici. In Finlandia vi è poi un diffuso consenso a favore dell'energia nucleare: oggi il paese ha cinque centrali in attività ma non è escluso che una coalizione fra centro e destra possa dare nuovo impulso all'atomo. I principali ostacoli restano invece l'acceso antieuropeismo della formazione nazionalista e l'immigrazione: sul primo punto Purra ha già dato ordine ai suoi eurodeputati di lasciare il gruppo sovranista I&D all'Europarlamento per unirsi a quello dei conservatori (Ecr).

Sul secondo, i Finlandesi e il Kok sono molto distanti con il secondo favorevole all'ingresso di manodopera qualificata e il primo che dello stop agli immigrati ha fatto il proprio cavallo di battaglia. «Non c'è niente di così grande che non possa essere discusso», ha detto Purra. Orpo si metterà al lavoro dal 2 maggio puntando a varare il nuovo gabinetto entro giugno.

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