I soliti toni concilianti dei centri sociali hanno fatto la loro comparsa a Firenze, dove durante la giornata di ieri si è tenuta la manifestazione intitolata: "Ripartiamo dalla famiglia e dalla vita". A farne le spese, per così dire, è stato il dottor Massimo Gandolfini, storico esponente pro life, che è stato costretto a leggere uno striscione affisso nel capoluogo toscano e recitante quanto segue: "Contro la violenza di genere e confini, abbattiamo il patriarcato, appendiamo Gandolfini". La foto della scritta ha già fatto il giro del web. A segnalare quanto avvenuto, tra gli altri, è stato il quotidiano La Verità.
Ma le forze politiche, almeno quelle più critiche nei confronti dei centri sociali, non si sono risparmiate e hanno espresso la loro solidarietà nei confronti di un uomo che ha sempre difeso la vita, stando alla visione del mondo di chi la ritiene un valore non negoziabile, pur non scendendo mai direttamente in campo nell'arena politica. Giovanni Donzelli, storico esponente della destra toscana e parlamentare di Fratelli d'Italia, ha commentato a muso duro quanto accaduto, dichiarando che i centri sociali andrebbero rasi al suolo. "Sono orgoglioso - ha detto, come riportato pure su Il sito di Firenze - di aver partecipato all’incontro, nonostante la reazione isterica e non proprio pacifica dei centri sociali appena mi hanno visto arrivare - ha chiosato Donzelli - non ci faremo intimidire nella difesa dei valori naturali, né sicuramente si farà intimorire Gandolfini". I pro life, intanto, procedono con l'organizzazione del Congresso mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo.
Le sigle che gestiscono la fase
precongressuale hanno fatto sapere che i posti disponibili sono terminati. Chi è comunque interessato a prenderà parte alla kermesse potrà recarsi nella città veneta per partecipare alla marcia che concluderà la tre giorni.
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