
Giornata da allerta rossa, quella di ieri, in Toscana e in Emilia Romagna, colpite da un'ondata di maltempo che si è andata intensificando ora dopo ora, creando disagi, allagamenti, frane, e facendo temere per la tenuta dei fiumi, in particolare dell'Arno. Tanto che il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, su richiesta del governatore della Toscana Eugenio Giani, ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria. La premier Giorgia Meloni ha espresso la propria vicinanza alle popolazioni colpite e ha ringraziato le forze dell'ordine e i soccorritori. «Il governo garantirà ogni supporto necessario», ha assicurato.
Massima allerta per rischio idraulico non solo a Firenze e in tutto il territorio della città metropolitana, dove è stata disposta la chiusura di scuole, musei, cinema e teatri, ma anche a Prato, dove sono state chiuse tutte le attività commerciali e produttive, a Pistoia e a Pisa. Particolarmente colpito Sesto Fiorentino. Qui è esondato il torrente Rimaggio, le strade del centro sono state invase da acqua e fango e gli abitanti sono stati invitati a non uscire di casa e a spostarsi ai piani alti. A Calenzano, vicino a Firenze, sono state evacuate 50 persone per i rischi legati al torrente Marinella. A Marradi, nell'Alto Mugello, una frana si è abbattuta su un'abitazione e due anziani sono stati evacuati dai vigili del fuoco. A Borgo San Lorenzo una donna è rimasta intrappolata nell'auto in un sottopassaggio invaso dall'acqua ed è stata salvata dai carabinieri. Allagamenti e frane anche nel territorio del comune di Pontassieve dove il sindaco ha predisposto delle evacuazioni precauzionali. Per alleggerire la portata dell'Arno è stato aperto lo Scolmatore a Pontedera ed è stata disposta l'apertura delle casse di espansione del bacino di Roffia a San Miniato. Per precauzione nel Pisano e a Empoli sono stati chiusi i ponti. A Firenze la sindaca Sara Funaro ha smentito le notizie che circolavano sui social riguardo alla chiusura dei ponti in città. L'Arno ha superato il primo livello di guardia a Firenze nel tardo pomeriggio, attestandosi a 4,05 metri alla stazione di Uffizi alle 19,25. Ancora lontano dal secondo, fissato a 5,50 metri. «Questi livelli sono i più alti dalle tre piene dell'Arno avute dal 1992 a oggi. Una situazione per cui c'è da prestare attenzione», ha spiegato la sindaca invitando i cittadini a restare a casa per lasciare le strade libere, facilitando l'eventuale passaggio dei mezzi di soccorso.
Allerta massima, per il rischio di esondazioni e allagamenti, anche in Emilia Romagna, già colpita più volte negli ultimi anni da devastanti alluvioni. I territori maggiormente colpiti dal maltempo sono quelli di Bologna, Ferrara e della Romagna. Previsti innalzamenti dei livelli dei fiumi oltre soglia 3. Osservato speciale il Lamone, che a Marradi, sul versante toscano, ha registrato valori di piena senza precedenti. A Brisighella ci sono state esondazioni e sono state allagate alcune case. A causa della criticità idraulica, nel Ravennate il Comune ha disposto l'evacuazione delle frazioni lungo il fiume. Tra Marradi e Faenza è stata sospesa la circolazione ferroviaria. «Sul crinale appenninico si è scaricata una quantità inimmaginabile di acqua. La piena del Lamone è veramente intensa», ha avvertito il sindaco di Faenza, Massimo Isola, raccomandando ai cittadini di mettersi in sicurezza.
Le forti piogge hanno provocato smottamenti e frane nel modenese e nella zona di Imola, dove per una frana sono state evacuate 35 persone. Le scuole sono chiuse in molti Comuni. A Bologna, Pianoro e San Lazzaro già da giovedì sono stati evacuati in via precauzionale i piani bassi delle zone colpite dall'alluvione dello scorso ottobre.
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