Una svastica copre il volto del sindaco di Fiumicino. Il manifesto elettorale di Esterino Montino è stato imbrattato con il simbolo nazista, dando luogo al coro unanime di sdegno fi tutto il Pd.
La senatrice Monica Cirinnà, moglie di Montino, in un lungo post su Facebook, ha definito questa "azione nazifascista" come "un atto disperato di chi non ha argomenti di fronte a una buona amministrazione vicina ai cittadini e al territorio". "L'unità del centrosinistra - prosegue - fa paura perché produce risultati, come è avvenuto in questi 5 anni in tutto il Comune di Fiumicino. Questo fa paura a chi conosce solo le parole della rabbia e della violenza". La Cirinnà mette insieme fatti che poco hanno a che vedere con il manifesto imbrattato a Fiumicino, come la "terribile vicenda di Macerata" e, poi, conclude: "Io stessa sono stata vittima di un'irruzione fascista a Gaeta durante un incontro sulla legge sulle unioni civili. Fatti che denotano che i fascismi non sono morti e sepolti, ma non sarà una svastica a farci paura e a fermare il buon governo. #completiamolopera".
Solidarietà è arrivata anche Andrea Marcucci, capogruppo dei senatori Pd, che parla di"un atto vile e insensato che non ci intimidisce", mentre per il deputato Bruno Astore si è trattato di un "gesto stupido fatto da vigliacchi che hanno agito nel buio della notte".
A dimostrazione del fatto che "purtroppo c'e' ancora chi alla dialettica preferisce i blitz, e imbrattando i manifesti elettorali con certi simboli che rimandano a una delle pagine piu' buie della storia dimostra solo tutta la propria idiozia". Anche il segretario reggente Maurizio Martina ha stigmatizzato "il gesto vile di questa notte".
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