Polemica, scatenata da un post su X del senatore Pd Filippo Sensi, per la partecipazione di un medico No Vax al programma radiofonico di Radio 1 Giù la maschera condotto da Marcello Foa. Nel mirino le parole di Massimo Citro della Riva - psicoterapeuta sospeso durante la pandemia dall'Ordine dei medici per le sue posizioni negazioniste e per essersi rifiutato di farsi inoculare il vaccino - pronunciate durante una puntata sul Covid («Abbiamo imparato la lezione?»).
Il medico ha contestato la pericolosità del virus e le strategie messe in campo dalla comunità scientifica internazionale per contrastarlo, parlando dei danni che - a suo dire - provoca il vaccino. «Non serve a nulla. Non solo non lo hanno attenuato, ma lo hanno potenziato per renderlo ancora più pericoloso. È un disastro, c'è una volontà di fare del male. È evidente», ha detto ad un Foa che ha provato ad attenuare, ma non abbastanza visto i forti malumori provocati nei vertici di viale Mazzini, tanto che l'ad Roberto Sergio avrebbe chiesto una puntata riparatoria per consentire ai rappresentanti del ministero della Salute di dare le corrette informazioni sulle vaccinazioni. Citro non è nuovo a uscite prive di base scientifiche. Già conosciuto al pubblico televisivo per aver preso parte ad alcuni talk, è autore del libro Eresia, che ha avuto successo negli ambienti no vax perché sostiene la tesi che il vaccino possa alterare il dna umano.
I componenti del partito Democratico della Commissione di Vigilanza, hanno chiesto alla Rai di spiegare come sia stato possibile invitarlo a parlare: «In un momento così delicato dell'azione di contrasto al Covid - si chiedono questi ultimi - il servizio di informazione pubblico non dovrebbe avere l'obbligo di puntare sulla scienza nell'offrire le informazioni più corrette e utili alle cittadine e ai cittadini italiani?». Nonostante l'azienda si sia dissociata dalle sue affermazioni, in particolare da quelle relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull'efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini («Si tratta di affermazioni gravi che possono ingenerare confusione nell'opinione pubblica ed essere fuorvianti rispetto alla doverosa tutela della salute dei cittadini»), la trasmissione ha attirato le critiche di tutta l'opposizione. Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio Rai ha preso le distanze, chiarendo che le dichiarazioni del medico no vax «non corrispondono in alcun modo né al suo personale pensiero, né alla linea editoriale dei Gr e di Radio 1, la quale - al contrario - pur nel rispetto e nel libero confronto di tutte le opinioni, tende a sostenere ogni iniziativa della sanità pubblica finalizzata a contrastare l'epidemia di Covid, a cominciare dalla tutela dei più fragili».
Pionati ha inoltre colto l'occasione per invitare tutti i conduttori, in presenza di dichiarazioni estreme rese dai loro ospiti, «a chiarire che le stesse sono fatte a titolo personale e non rispecchiano in alcun modo la posizione della redazione e della rete». Il comitato di redazione del giornale Radio e di Radio 1 e l'Usigrai hanno espresso «sconcerto».
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