Il governo Meloni riempie di soldi il Mezzogiorno. Nell'ultimo Consiglio dei ministri, prima della pausa estiva, l'esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d'Italia raddoppia i fondi per il credito d'imposta della Zes (zone economiche speciali) unica del Sud, portandoli da 1,6 miliardi di euro ad oltre 3,2 miliardi. «Una cifra che non era stata mai prevista né immaginata in passato» - commenta il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto. I fondi potranno essere spesi dal primo gennaio 2024 al 15 novembre 2024. Parliamo di uno stanziamento cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020 (pari a 617 milioni di euro annui) e di tre volte superiore a quello previsto negli anni 2021 e 2022 (pari a 1.053,9 milioni di euro). Oltre ai 3,2 miliardi di euro immediatamente disponibili, il provvedimento prevede che possano essere utilizzate le risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021. Un'altra novità riguarda i passaporti che potranno essere richiesti negli uffici postali di Roma, Milano, Napoli, Bologna, Cagliari e Verona. «Grazie alla collaborazione tra la presidenza del Consiglio, il ministero dell'Interno, il ministero degli Esteri e Poste italiane da oggi sarà operativo il servizio di richiesta dei passaporti negli uffici postali di Bologna, Cagliari e Verona. Possibilità prevista finora solo nei piccoli comuni inclusi nel Progetto Polis e che, a partire da settembre, sarà estesa anche a Roma, Milano, Napoli e progressivamente a tutte le grandi città. Sono particolarmente soddisfatta per questa ottima iniziativa, non riscontrabile in nessuna altra Nazione e che ridurrà di tanto i tempi di attesa. Un progetto vero, di sistema, che semplificherà concretamente la vita di milioni di italiani» annuncia su «X» il presidente del Consiglio.
La seduta di governo, che diventa anche l'occasione per un chiarimento politico tra i leader del centrodestra, dà l'ok a una serie di misure contenute nel «Decreto omnibus», oltre al via libera a norme che semplificano le autorizzazioni per gli impianti di energia prodotta da fonti rinnovabili e interventi contro il precariato nel mondo della ricerca universitario. Per la ricerca il governo prevede un fondo di 50 milioni e proroga le agevolazioni Iva per le associazioni sportive. Un Cdm corposo dove il tema fisco è centrale. L'altra importante misura inserita nel decreto riguarda il raddoppio da 100mila a 200mila euro della flat tax per chi trasferisce la residenza fiscale dall'estero in Italia. Dal 2017 ad oggi sono 1.186 quelli che hanno traslocato in Italia. Altro passaggio chiave nel Cdm di ieri è il via libera alla nomina di Daria Perrotta alla Ragioneria generale dello Stato, dopo il passaggio di Biagio Mazzotta a Fincantieri.
Nel maxi decreto entrano i fondi (3milioni di euro) per gli sfollati di Scampia, sussidi da 500 a 1.100 euro e uno stanziamento di 13 milioni per le imprese del settore sciistico della fascia appenninica. Tre milioni di euro andranno alla città di Gorizia che sarà capitale della Cultura nel 2025. E poi per celebrare la storia, la cultura e l'arte della città di Napoli e il suo contributo allo sviluppo del patrimonio storico e artistico italiano nella ricorrenza del venticinquesimo centenario della fondazione dell'antica Neapolis (21 dicembre dell'anno 475 a.C.), è istituito il Comitato nazionale «Neapolis 2500». Al Comitato è assegnato un contributo pari a 1 milione di euro per l'anno 2024. Nel capitolo scuola si estende anche per l'anno scolastico e per l'anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. Gli altri due provvedimenti licenziati in Cdm riguardano Università e Ambiente.
Sul fronte dei contratti dei ricercatori il testo (un disegno di legge) voluto dal ministro Bernini amplia gli strumenti a disposizione delle Università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam per inquadrare professionalmente le diverse figure all'interno del sistema della ricerca con un meccanismo di tutele crescenti. Mentre il ministro Pichetto Fratin inserisce gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili tra le opere di pubblica utilità. E dunque godranno di corsie preferenziali e rapide.
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