Il governo aspetta. Le Regioni si muovono autonomamente varando nuove restrizioni per contenere la diffusione del Coronavirus.
VENETO
il governatore Luca Zaia ha firmato un'ordinanza con cui vengono chiusi parchi e giardini pubblici all'aperto fino al 3 aprile Nessun divieto per gli spostamenti a piedi o in bici. Ma bisognerà avere in tasca l'autodichiarazione. Zaia dispone la chiusura domenicale per tutti gli esercizi commerciali. Per fare la spesa o per portare fuori il cane le persone non potranno superare i 200 metri dall'abitazione. Restano aperti i bar nelle aree di servizio e gli autogrill lungo la rete autostradale e delle strade extraurbane principali.
LOMBARDIA
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha inviato un documento al governo per chiedere misure più dure. Tra le richieste la sospensione dell'attività degli uffici pubblici (tranne gli essenziali), lo stop di tutti i mercati settimanali scoperti. La chiusura di tabaccai, parrucchieri, barbieri, estetisti; la chiusura degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili. Stop dei cantieri temporanei, la chiusura dei distributori automatici, il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all'aperto, anche singolarmente.
SICILIA
L'ordinanza del governatore Nello Musumeci prevede la chiusura domenicale per tutti gli esercizi commerciali. I cittadini potranno uscire una sola volta al giorno per gli acquisti essenziali, a eccezione dei farmaci. Stop all'attività motoria all'aperto. Nuove restrizioni anche per i trasporti: stop alla circolazione dei treni che oltrepassano l'Isola. Sui mezzi di trasporto pubblico è stato introdotto il limite del 40% della capienza massima. Musumeci ha disposto la chiusura di parchi e aree pubbliche.
MARCHE
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato un'ordinanza con una serie di restrizioni: spiagge, parchi, parchi gioco, giardini pubblici sono vietati
FRIULI VENEZIA GIULIA
Il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha varato un'ordinanza che vieta di uscire per passeggiate o per attività sportive all'aperto, che impone ai sindaci la chiusura di tutti i luoghi di aggregazione pubblici o aperti al pubblico, e la chiusura, nella giornata di domenica, di tutti gli esercizi commerciali di qualsiasi natura, fatte salve le farmacie, le parafarmacie e le edicole. L'ordinanza, che ha validità dal 20 marzo fino al 3 aprile, salvo proroghe, stabilisce che l'accesso agli esercizi aperti al pubblico, è limitato a un solo componente del nucleo familiare. Nella giornata di domenica l'ordinanza impone infine la chiusura di tutti gli esercizi commerciali.
EMILIA ROMAGNA
È in vigore già da due giorni un'ordinanza del governatore Stefano Bonaccini per la chiusura di parchi e giardini pubblici. Bonaccini ha emanato restrizioni sull'uso della bicicletta e lo spostamento a piedi: sono consentiti esclusivamente per lavoro, ragioni di salute o necessità come gli acquisti alimentari.
PIEMONTE
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è pronto a firmare una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all'aperto.
CAMPANIA
Allarma un po' la reazione del governatore Vincenzo De Luca. Che, sentito del desiderio espresso da alcuni di organizzare feste di laurea, tuona: «Se le fate, manderemo i carabinieri con i lanciafiamme».
PUGLIA E LAZIO
La Regione Lazio regolamenta gli orari (dalle 8 alle 19) degli esercizi commerciali. La domenica chiusura obbligatoria per tutti entro le 15.
Mentre il sindaco di Roma Virginia Raggi ha annunciato un presidio della polizia municipale sulle principali strade per evitare gite nel fine settimana. In Puglia è stata disposta la chiusura dei parchi a Foggia e Bari.
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