Si alza il livello di scontro nella maggioranza. E per la prima volta Forza Italia minaccia una rottura. L'oggetto del contendere riguarda le cartelle esattoriali. Sulle quali il partito di Berlusconi non arretra. Da tempo gli azzurri chiedono un aiuto per coloro che la pandemia ha reso incapaci di onorare i debiti col Fisco: piccole e medie imprese, ma soprattutto artigiani ed esercenti che non sono riusciti a fatturare lungo il 2020 a causa della pandemia e del lockdown forzato. «È imprescindibile che il governo scongiuri con una soluzione immediata e concreta la questione della valanga di cartelle esattoriali in arrivo nei primi mesi del 2022 in coincidenza, tra l'altro, con altre scadenze ordinarie», recita una nota diffusa ieri sera e che porta la firma del coordinatore nazionale Antonio Tajani e dei capigruppo di Camera e Senato Paolo Barelli e Anna Maria Bernini. «Bisogna individuare modalità di dilazione che permettano a cittadini ed imprese - si legge ancora - di non trovarsi nuovamente in difficoltà oltre che mantenere agevolato, attraverso sostegni ai Comuni, l'uso del suolo pubblico e rendere vive le città con le attività economiche. Pretendiamo maggiore chiarezza sulle modalità e le scadenze dei bonus edilizi, riteniamo decisivo che si includa nella platea dei beneficiari l'impiantistica sportiva che, sinora, è stata esclusa da ogni intervento agevolativo». Forza Italia, insomma, avrebbe difficoltà a sostenere una legge di Bilancio che, contrariamente alle intenzioni espresse dallo stesso presidente del consiglio, «chiede ai cittadini invece di credere nella ripresa, mette loro ancora le mani in tasca piuttosto che investire sul futuro».
Sempre ieri sera è trapelata la notizia che per domani è in programma un confronto di maggioranza proprio sul tema delle cartelle esattoriali. A insistere per il confronto la Lega e sono proprio fonti del Carroccio a far trapelare l'indiscrezione. Segno che il centrodestra di governo vuole arrivare compatto a difendere gli interessi di quella parte del Paese che la pandemia prima e la crisi economica prima hanno messo alle corde.
Dal governo, intanto, arriva la promessa di un prolungamento dei bonus edilizia e di un loro allargamento. È la viceministra dell'Economia Laura Castelli a offrire le prime rassicurazioni. «Il governo intende estendere il superbonus sulle case unifamiliari a tutto il 2022 - dice la Castelli - senza previsione di un tetto Isee, senza limitazioni all'abitazione principale e senza riferimenti temporali alla Cila, con la sola previsione di uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022. Vogliamo inoltre prorogare al 2025 il superbonus rafforzato e sostitutivo relativo a interventi di ricostruzione nelle aree interessate da eventi sismici».
Intanto l'Ance chiede rassicurazioni al governo circa la direttiva Ue (che verrà presentata alla Commissione martedì) che prevede dal 2033 l'impossibilità di alienazione o locazione di immobili privi di adeguato efficientamento energetico.
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