Forza Italia studia la sanatoria per le liti fiscali

L'ex premier: "Dalla chiusura di 21 milioni di cause prevediamo entrate per 30 miliardi"

Forza Italia studia la sanatoria per le liti fiscali

Roma - È una copertura per gli anni a venire, ma anche un punto di partenza per il nuovo fisco basato sulla flat tax. Prima di fare partire il sistema ad aliquota unica, Forza Italia pensa a un «reset fiscale». Azzeramento delle liti dei contribuenti con l'amministrazione tributaria, già a partire da quest'anno. La sanatoria è un pezzo del programma elettorale degli azzurri che ieri Silvio Berlusconi ha portato allo scoperto.

Intervistato da Rtl 102.5 il leader di Forza Italia ha rivelato alcune delle cifre sulle quali gli economisti di Forza Italia hanno ragionato. «Dalla chiusura delle cause fiscali» che sono «circa 21 milioni, prevediamo entrate per 30 miliardi, vanno messe da parte con oblazioni che vanno insieme alla riforma del sistema fiscale».

Obiettivo ambizioso. Negli ultimi dieci anni le sanatorie hanno portato in tutto 35 miliardi di euro (dati della Corte dei Conti). Ma le liti azzerate possono portare molto. Difficile fare una cifra precisa, ma le ultime stime di tributaristi e commercialisti parlano di 100 miliardi di euro di arretrati. Circa 30 miliardi nelle commissioni tributarie provinciali, altri 36 in quelle regionali. Cifra un po' superiore per quelle giacenti in Cassazione.

Ma la sanatoria non è la parte più rilevante delle coperture previste da Fi. La «rivoluzione fiscale» che Berlusconi propone all'elettorato è ambiziosa ma «assolutamente fattibile», ha precisato il Cavaliere. Il costo complessivo è «100 miliardi». Le misure sono «la flat tax, la cancellazione dell'Irap, che costa 23 miliardi, l'aumento delle pensioni minime, l'introduzione di quella alle mamme, che pesa tra gli 8 e i 10 miliardi, l'introduzione del reddito di dignità.

Le coperture individuate «sono intorno ai 270 miliardi». La parte del leone è il taglio alle tax expenditures e in generale dei vari bonus fiscali. Poi «riconvertire i cattivi trasferimenti alle imprese» e anche il «recupero dell'evasione», che «i nostri economisti prevedono in appena 20 miliardi all'inizio, ma io sono più ottimista».

Le

coperture sono la parte più impegnativa del programma elettorale degli azzurri. Inevitabile, se si vuole fare partire la flat tax, cioè il sistema fiscale ad aliquota unica, già dai redditi 2018, con la dichiarazione del 2019.

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