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Fotovoltaico e idroelettrico fanno il pieno. Adesso l'eolico "soffia" anche in alto mare

Superate le fonti fossili, nel 2024 stanziati oltre 20 miliardi nelle tecnologie green. Ecco le mosse di A2a, Acea, Iren ed Edison

Fotovoltaico e idroelettrico fanno il pieno. Adesso l'eolico "soffia" anche in alto mare
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Nel 2024, la generazione di energia da solare ed eolico in Europa ha superato le fonti fossili raggiungendo una quota record del 30 percento. Le fonti energetiche rinnovabili (Fer) hanno assunto un ruolo chiave nella decarbonizzazione in un'ottica di sicurezza energetica. In questo quadro, la quota di rinnovabili in Italia ha sfiorato il 43% della domanda elettrica (+29% per 7,5 GW nel 2024). In particolare, nell'ultimo anno si è registrata una forte ripresa dell'idroelettrico (+45% sul 2023) che ha contribuito al 17% della domanda elettrica. Nel complesso, al 31 ottobre in Italia si registravano 75,2 GW di potenza installata da fonti rinnovabili (35,8 GW di solare e 12,9 GW di eolico). Nonostante tali progressi, tuttavia, il ritmo di crescita delle Fer non è sufficiente per raggiungere i target 2030: l'Italia dovrebbe installare fino a 12 Gw di capacità rinnovabile l'anno, il 60% in più al 2024. Protagoniste dell'impresa che darà la scossa al sistema energetico nazionale sono e saranno Enel ed Eni, ma anche A2a, Iren, Acea, Edison ed Hera. Tutte, a diversi livelli e secondo diverse tecnologie, hanno puntato una grossa fetta di investimenti sul green: 20,5 miliardi solo nel 2024, dai 17,1 miliardi del 2023. Saranno invece 26,5 miliardi, secondo l'Osservatorio Utilities Agici-Accenture, gli impegni al 2030.

Leader in questo sviluppo è Enel con una produzione di 19,8 Gw per 15 Gw di capacità installata in Italia (a settembre 2024) di cui 13 Gw nell'idro, 874 Mw nell'eolico, 366 Mw nel fotovoltaico e 776 Mw nel geotermico. I progetti del gruppo sono numerosi: dal parco solare di Trino (Vercelli), il più grande del Nord Italia, all'innovativo fotovoltaico galleggiante di Venaus. Eni, dal canto suo, ha annunciato che nel 2024, la capacità installata da fonti rinnovabili è cresciuta del 37% a 4,1 GW e che la capacità di Plenitude aumenterà di circa 4 volte, fino a 15 GW, entro il 2030.

Sul fronte delle multiutility, A2a è il secondo operatore in Italia per capacità installata da fonti rinnovabili con 2,6 GW fra idroelettrico, fotovoltaico ed eolico. Il gruppo lombardo conta investimenti per 22 miliardi al 2035 di cui 4,7 miliardi per nuova capacità rinnovabile. Con un target di 5,7 GW di capacità rinnovabile installata entro il 2035, A2A ha creato il più importante polo fotovoltaico del Nord Italia (in provincia di Udine) e il parco fotovoltaico di Mazara del Vallo, esteso su una superficie di 14,8 ettari.

Tra Piemonte, Liguria ed Emilia, il 64% dell'energia del parco di Iren è prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili o da cogenerazione ad alto rendimento. Il gruppo conta 27 impianti idroelettrici da 622 MW e 130 impianti fotovoltaici. La romana Acea, è il secondo operatore italiano nella distribuzione di energia elettrica e partecipa al processo di transizione energetica investendo nelle infrastrutture.

La sua potenza installata a fine 2024 è di 273 MW di cui 154 MW nel fotovoltaico e 119 MW nell'idroelettrico.

In partita anche Edison che ha in corso cantieri per la realizzazione di 400 MW di nuova capacità rinnovabile, (in linea con il piano del gruppo da 5 GW): 300 MW di nuovo fotovoltaico e 100 MW di eolico.

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