La manovra sta agitando e non poco le acque nel governo. Di fatto le pressioni su Tria e l'audio di Rocco Casalino che annuncia purghe al ministero hanno fatto salire e non poco la temperatura nella maggioranza. Comincia già la resa dei conti tra grillini e leghisti. E a quanto pare, secondo quanto riportato dal Messaggero, nel mirino dei grillini sarebbe finito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giorgetti. La sua posizione in questa "guerra a distanza" con via XX Settembre sarebbe più schierata dalla parte di Tria. Ai grillini infuriati per i 10 miliardi che mancano all'appello per il reddito di cittadinanza, il sottosegretario avrebbe risposto: "Cosa c'è da sorprendersi? È il gioco delle parti, il ministro dell'Economia dice sempre di no". Da qui le accuse sotto traccia dei 5 Stelle: "Ci sta sabotando, bisogna che si dia una calmata".
A far scendere definitivamente il gelo però sarebbero state le reazioni di Giorgetti all'audio di Casalino. Infatti il suo messaggio è stato abbastanza chiaro: "Basta non averlo il portavoce e non c'è. Lui non può cacciare proprio nessuno, come non può farlo nessun altro del governo". Frasi non gradite da alcuni ambienti Cinque Stelle.
E così sui social affiorano le prime proteste anti-Giorgetti da parte Cinque Stelle: "Attento Giorgetti, Conte ti rigira come un calzino. Ci si può fidare di Giorgetti?". Il sottosegretario è un uomo freddo. E sa resistere anche a questo...
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