Si chiamava Thomas Matthew Crooks il giovane di vent'anni che ha sparato a Donald Trump con un fucile d'assalto AR-15, tra i più usati nelle stragi di massa negli Usa, prima di essere freddato dai cecchini appostati sul tetto di un altro edificio vicino a dove parlava il tycoon. L'attentatore dell'ex presidente americano - che non aveva con sé un documento ed è stato identificato dall'Fbi grazie al Dna - indossava una maglietta del popolare canale Youtube pro-armi Demolition Ranch al momento dell'attacco, condotto in cima ad una costruzione a meno di 150 metri da dove parlava il tycoon. Le indagini hanno già stabilito che Crooks ha agito da solo senza «nessun movente ideologico». L'Fbi sta indagando per tentato omicidio e terrorismo interno.
Viveva a Bethel Park, un sobborgo relativamente ricco sulle colline a sud di Pittsburgh, a circa un'ora dal luogo della manifestazione: nel 2022 si era diplomato alla Bethel Park High School, che conta circa 1.400 studenti, e aveva ricevuto un premio di 500 dollari dalla National Math and Science Initiative. Secondo i media Usa era registrato come elettore repubblicano, ma nel 2021 aveva fatto una donazione di 15 dollari ad ActBlue, un comitato di azione politica che raccoglie fondi per i politici liberal.
Le forze dell'ordine - come rivelato da due fonti informate all'Ap - ritengono che l'arma utilizzata per sparare a Trump sia stata acquistata legalmente da Matthew Crooks, il padre del giovane, almeno sei mesi fa. Dopo che il figlio è stato identificato come l'attentatore, l'uomo ha detto che sta cercando di capire «cosa diavolo sta succedendo», e prima di dire qualcosa vuole «aspettare di parlare con gli agenti». Le autorità locali hanno detto di aver trovato materiale esplosivo nell'auto con la quale il ventenne ha guidato fino al comizio, e la polizia - scrive il New York Times - avrebbe trovato un altro ordigno esplosivo in casa sua. Per ora l'Fbi non si sbilancia sulla possibile motivazione alla base del gesto, ma sta scavando nella vita e nelle conoscenze del ragazzo, oltre a setacciare internet alla ricerca di indizi che possa aver lasciato online. Come il video postato sui social nel quale si presentava così: «Il mio nome è Thomas Matthew Crooks. Odio i repubblicani, odio Donald Trump e, ondovinate un po', avete beccato l'uomo sbagliato».
Stando ai registri del tribunale pubblico della Pennsylvania Thomas non aveva precedenti penali, e il Pentagono ha confermato che non aveva alcuna affiliazione con l'esercito americano. Un suo compagno di classe del liceo, Jason Kohler, 21 anni, lo descrive come un «solitario» che è stato «quasi ogni giorno vittima di bullismo al liceo». Spesso si sedeva da solo a pranzo e indossava regolarmente abbigliamento da caccia, motivo per cui veniva preso in giro.
La Bbc, invece, riporta che Crooks aveva lavorato per un breve periodo nella cucina della Bethel Park Skilled Nursing and Rehab, una casa di cura poco distante da casa sua, mentre Dan Grzybek, che rappresenta la zona nel consiglio di contea e vive a circa un chilometro dalla famiglia dell'attentatore, rivela che tutti gli abitanti sono sotto shock. «La maggior parte delle persone non riesce a credere che questo sia accaduto nel nostro quartiere - afferma -. Ho portato a spasso i miei cani come ogni mattina e il numero di individui che ho visto camminare per la nostra strada, semplicemente fermandosi per scattare video e foto, è stato davvero notevole».
Grzybek dice di non aver mai parlato con l'attentatore, ma ha avuto una «conversazione molto piacevole» con i suoi genitori (la madre democratica e il padre libertario) in occasione della sua corsa per il seggio nella contea.
Un altro residente del quartiere, il 39enne Andrew Blanco, racconta di essere rimasto scioccato: «È assolutamente pazzesco», sottolinea, spiegando che la maggior parte delle persone nell'isolato sono amichevoli, ma raramente ha visto qualcuno fermarsi dai Crooks.
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