Funziona la linea dura contro i clandestini: sbarchi calati del 58%. "Dati inequivocabili"

Il Viminale: l'ultimo triennio in diminuzione. Piantedosi: "Strategia seguita in Europa"

Funziona la linea dura contro i clandestini: sbarchi calati del 58%. "Dati inequivocabili"
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Il 2024 sarà ricordato come un anno positivo per il contrasto all'immigrazione clandestina. Chiudendosi, infatti, con 66.317 migranti sbarcati sulle nostre coste, registra un calo degli sbarchi del 58%. Sono esattamente 91.334 i migranti in meno approdati rispetto al 2023, quando ne erano giunti 157.651, e 38.817 in meno rispetto al 2022, quando ne arrivarono 105.131. Una riduzione drastica - basti pensare a un -80% sulla rotta tunisina - che promuove la politica di contrasto del governo Meloni al fenomeno migratorio clandestino. E anche il Telegraph ha riconosciuto i risultati conseguiti dall'esecutivo italiano con un articolo secondo cui «l'Italia della Meloni ha fermato la traversata di 200mila migranti».

Anche i minori non accompagnati giunti nel 2024 sono più che dimezzati: 8.043 a fronte di 18.820 del 2023 e di 14.044 del 2022. «Sono dati inequivocabili che dimostrano l'efficacia delle misure messe in campo dal Governo - dice al Giornale il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi - e ci confortano sulla concretezza della strategia che stiamo attuando, una precisa linea che si dipana in molteplici direzioni operative e che peraltro si sta sempre più affermando anche a livello europeo».

I dati ufficiali del Viminale, insomma, confermano che, se pure le Ong lamentano l'assegnazione dei porti su e giù per lo Stivale, e se pure i sinistri continuano a predicare l'accoglienza a tutti i costi, proprio come quando si trovavano a governare, coglie nel segno mettere in atto deterrenti alle partenze, come gli accordi con l'Albania o una maggiore cooperazione con le forze dell'ordine dei Paesi di origine e transito dei migranti, che nel 2024 hanno bloccato circa 200mila partenze da Libia e Tunisia. Meno partenze equivale a meno morti e dispersi in mare, numeri che restano spaventosi, ma che registrano un calo rispetto al 2023. Secondo l'Unicef, nel 2024 sono stati 2.200 i migranti vittime del mare, 1.700 dei quali sulla rotta del Mediterraneo centrale, mentre nel 2023, su oltre 2.300 morti tentando il viaggio della speranza, sono oltre 2mila quelli che hanno perso la vita sulla rotta del Mediterraneo centrale. La maggior parte dei migranti giunti sulle nostre coste nel 2024 proviene dal Bangladesh (13.779) e dalla Siria (12.504), che rappresentano rispettivamente il 21% e il 19% degli sbarcati, la terza nazionalità presente è la Tunisia con 7.677 sbarcati, il 12%. La prima regione per accoglienza è la Lombardia con il 13% dei migranti in Italia, pari a 18.234, seguita dal Lazio, con 13.038 migranti, e dall'Emilia Romagna con 12.528. Il Piemonte accoglie 11.823 migranti distanziando di circa mille unità la Campania (10.832), la Sicilia (10.279, ovvero il 7%, di cui 403 in hotspot) e la Toscana (10.178). Poco più di 8.600 sono in Veneto e di 7.200 in Puglia, che supera di poco la Calabria, che accoglie 6.987 migranti, di cui 58 in hotspot. La Liguria accoglie 5.586 migranti, e si attestano su poco più di 4mila in Marche, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo, 2.720 in Umbria, 2.639 in Basilicata e 2.351 in Sardegna, poco più di 1.600 in Trentino Alto Adige e Molise, 143 in Valle d'Aosta. I due mesi del 2024 in cui si sono registrati più sbarchi sono agosto (8.526) e novembre (8.124), numeri alti ma che non hanno nulla a che vedere con il 2023, quando ad agosto sono sbarcati in 25.673 e 23.420 a luglio, 19.202 a settembre, 15.164 a giugno e circa 600 in meno ad aprile, e anche con l'agosto del 2022 con quasi 17mila sbarcati e oltre 13mila a luglio, settembre e ottobre.

Il 2025 è iniziato con l'arrivo di 50 migranti (l'anno scorso nei primi due giorni ne sono sbarcati 156), 20 dei quali superstiti del naufragio

del 31 dicembre. Dopo una notte all'hotspot di Lampedusa, sono stati trasferiti in un Cas di Agrigento. Tra loro c'è anche un bimbo di 8 anni che ha perso la mamma in mare e presto potrà riabbracciare il papà in Germania.

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