È stata un fallimento totale l'avventura politica di Diego Fusaro. Il filosofo marxista-sovranista si era candidato a sindaco di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria.
Ecco, aperte le urne e contati i voti, è arrivata la batosta. Nonostante le numerose apparizioni in televisione di questi anni e soprattutto degli ultimi mesi, oltre alla campagna elettorale fatta sul territorio, visto il voto del 26 maggio, il saggista non è stato votato praticamente da nessuno.
Su 10.208 totali, infatti, Fusaro ne ha ottenuti a malapena 281, meno del 3% delle preferenze. E così è arrivato ultimo con la sua lista "Risorgimento Meridionale per l’Italia", che lo aveva investito dell'onere e dell’onore, dicendo di lui: "Il filosofo che ha contribuito alla sedimentazione presso la pubblica opinione di un pensiero alternativo, contro le classi dominanti".
Fatto sta che i cittadini-elettori di
Gioia Tauro lo hanno bocciato in pieno, relegandolo alla quinta e ultima posizione delle forze in campo per conquistare il Comune.E così per Fusaro, teorico del turbocapitalismo, c'è chi parla di "turbotrombata" elettorale…
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