Il viceministro dell'Economia Massimo Garavglia ha ricevuto dalla procura della Corte dei Conti della Lombardia guidata da Salvatore Pilato un "invito a dedurre" per danno erariale. Dopo la pubblicazione della notizia sul Corriere della Sera del 10 agosto 2016 a proposito de "Lo strano caso del palazzo Asl ceduto a 25 milioni, comprato a 38" la procura Regionale ha avviato le indagini di polizia erariale con delega al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, mirate alla verifica delle dinamiche procedimentali seguite dalla pubblica amministrazione per la vendita dell'immobile di Corso Italia 19.
Le indagini, quindi, riguardano la "vendita sottoprezzo" e l'affitto di Palazzo Beretta, ex sede della Asl di Milano. Per i magistrati contabili si sarebbe verificato un danno erariale quantificabile in un "valore compreso" tra 2 milioni e 13 milioni di euro per la vendita e un danno da locazione pari a 9,5 milioni. Così, a seguito della chiusura delle indagini è stato recapitato un invito a dedurre al viceministro all'Economia ed ex assessore regionale Massimiliano Garavaglia.
I fatti
La vendita mista a locazione di Palazzo Beretta a Milano "è stata guidata secondo irrazionali logiche economiche di accelerazione dei modi e dei tempi della cessione, con la contestuale integrale omissione di tutti i principi e di tutti gli istituti posti a garanzia della buona e sana gestione finanziaria degli interessi della Ats Milano, che sono stati irreversibilmente pregiudicati dall'omessa utilizzazione degli schemi dell'evidenza pubblica e dall'inadeguatezza del procedimento di stima del valore immobiliare e anche dalla carente programmazione del trasferimento degli uffici nella nuova sede, non ancora individuata". A scriverlo è il procuratore della Corte dei Conti lombarda, Salvatore Pilato, nell'invito a dedurre notificato anche al viceministro leghista Massimo Garavaglia, un atto che costituisce una sorta di chiusura delle indagini.
Oltre che a Garavaglia, che all'epoca dei fatti era assessore all'Economia, Crescita e semplificazione di Regione Lombardia, il danno erariale viene contestato anche a Guido Bonomelli, all'epoca vicedirettore generale di Infrastrutture Lombarde, Giacomo Walter Locatelli, allora direttore generale dell'Asl (oggi Ats), Walter Begamaschi, direttore generale del Welfare della Regione al momento dei fatti contestati.
Secondo i magistrati, il valore del palazzo era superiore a quello al quale è stato ceduto e oscillava tra i 27 milioni (quanto è stato valutato per poi affittarlo all'ente sanitario) e i 38 milioni, quelli incassati da Cassa depositi e prestiti quando lo ha ceduto a Beni Stabili spa. Il danno ipotizzabile potrebbe essere compreso tra un minimo di 2 e un massimo di 13 milioni per la vendita. Il palazzo è stato poi affittato per sei anni alla stesso ente a un canone complessivo di 9,5 milioni di euro
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