A Gaza già 42mila vittime. Eliminati 17mila di Hamas, distrutti 4.700 tunnel

Sono 728 i soldati israeliani uccisi, 4.600 i feriti

A Gaza già 42mila vittime. Eliminati 17mila di Hamas, distrutti 4.700 tunnel
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Guerra significa morte, distruzione, vite spezzate, disperazione. Da un anno a questa parte, da quel maledetto 7 ottobre, foto e video hanno documentato lo strazio. Della mattanza di israeliani e civili colpiti dall'atto terroristico di Hamas prima, delle stragi di civili a Gaza poi. Immagini e video che parlano molto più dei freddi numeri, ma i numeri possono aiutare a definire la misura di cosa è accaduto in questi tragici dodici mesi e cosa ancora sta accadendo. Ci sono i numeri delle autorità palestinesi, controllati da Hamas e quindi non completamente attendibili, e ci sono quelli forniti dall'esercito israeliano in un report dettagliato. In ogni caso, qualsiasi sia la fonte, sono numeri agghiaccianti.

Secondo dati ufficiali il 7 ottobre dell'anno scorso Hamas ha ucciso circa 1.200 persone, in grande maggioranza civili, rapendone altri 251 portati poi a Gaza di cui solo un centinaio sarebbero ancora in vita e in qualche modo si spera possano tornare prima o poi a casa. Da quel giorno è stata guerra vera. Le autorità palestinesi denunciano che nel corso dell'ultimo anno le forze israeliane hanno ucciso almeno 41.870 persone, tra cui circa 17mila bambini e 11.487 donne nella Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza parla anche di 171 neonati e 710 bambini di età inferiore a un anno tra le vittime oltre a 986 medici e 85 membri della Difesa civile palestinese. Di contro ci sono i dati forniti dall'Idf, l'esercito israeliano. Mille sono i membri di Hamas uccisi solo il 7 ottobre del 2023, 17mila gli attivisti del gruppo estremista e di altre sigle terroristiche eliminati dall'esercito in dodici mesi. I dati dell'Idf sono piuttosto dettagliati parlano di otto comandanti di brigata di Hamas e di grado equivalente uccisi, oltre a più di 30 comandanti di battaglione e più di 165 comandanti di compagnia e operativi con un grado simile. Secondo l'Idf, che mette in dubbio senza contestare i numeri forniti da Gaza sulle vittime registrate nella Striscia, sono stati colpiti circa 40.300 obiettivi militari e sono stati individuati circa 4.700 tunnel utilizzati da Hamas come rifugio e vie per rifornimenti.

Non solo Hamas. Il giorno seguente la mattanza del 7 ottobre, anche Hezbollah è entrato in azione con attacchi lungo il confine settentrionale di Israele, combattimenti proseguiti a lungo con schermaglie episodiche, fino all'operazione israeliana del mese scorso che ha decimato i vertici dell'organizzazione portando poi alla parziale invasione di terra nel Sud del Libano e ai bombardamenti su Beirut. L'Idf sostiene di aver ucciso più di 800 terroristi operativi di Hezbollah tra cui 90 comandanti. Colpite anche circa 11mila postazioni operative del gruppo.

L'esercito di Tel Aviv ha reso conto anche degli attacchi subiti stimando in oltre 26mila i razzi, missili e droni piovuti su Israele tra cui 13.200 sparati da Gaza (5mila soltanto il 7 ottobre), 12.400 dal Libano, circa 60 dalla Siria, 180 dallo Yemen e 400 dall'Iran, nei due attacchi condotti il 13 aprile e il 1° ottobre che hanno di fatto aperto un nuovo fronte di guerra. Le vittime israeliane ammontano a 728 soldati, riservisti e ufficiali della sicurezza locale mentre altri 4.576 sono rimasti feriti. Ci sono anche 56 soldati uccisi a causa del fuoco amico a Gaza e a causa di altri incidenti militari.

Numeri

drammatici, un bollettino di guerra lungo un anno a tutti gli effetti. Numeri che rendono solo in parte la dimensione di una tragedia e che crescono di giorno in giorno, in quella che sembra sempre più un'escalation senza fine.

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