La ventina di persone che ieri ha contestato la fregata Carabiniere della Marina Militare a Taranto fa parte di una sparuta minoranza. Ne è sicuro il generale Domenico Rossi, che è stato anche sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito e sottosegretario alla Difesa.
Purtroppo, nel Belpaese, gli epidosi di questo tipo non rappresentano una grossa novità ma, stando anche a quanto accaduto nella città pugliese, è chiaro come certi sentimenti siano provati da pochi, pochissimi italiani rispetto alla media generale. E infatti il generale insiste su questo concetto: "Gli insulti e i sassi contro Carabiniere sono il frutto di un sentimento di odio e di violenza da parte di pochi", ha premesso. Poi la fotografia di quale sia il rapporto tra la cittadinanza italiana e le Forze Armate: "Gli italiani fortunatamente si riconoscono nelle Forze armate e di polizia, sanno bene cosa fanno e ne apprezzano l'impegno quotidiano".
Parole che derivano tanto dall'esperienza quanto dal polso della situazione. Certo quanto avvenuto in Puglia lascia un po' di amaro in bocca: "Quanto accaduto a Taranto - ha comunque osservato Rossi, così come riportato dall'Ansa - fa ancora più male nella Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera". Che è poi la ricorrenza che l'Italia festeggia ogni 17 marzo. E ancora: "Valori - ha continuato il generale - per i quali in tanti si sono spinti fino all'estremo sacrificio e che una minoranza di violenti si permette di calpestare. Esprimo la mia vicinanza all'equipaggio, a tutta la Marina Militare e alla Difesa che ho servito per oltre cinquant'anni con onore e orgoglio".
Molti esponenti politici, in queste ore, hanno condannato l'episodio, dimostrando solidarietà all'equipaggio e alla Marina nel suo complesso. Tra coloro che hanno stigmatizzato la protesa, se così può essere chiamata, pure il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli: "Sono di un'indecenza vergognosa le immagini arrivate da Taranto, dove uno sparuto gruppo di manifestanti ha preso di mira Nave Carabiniere con insulti e lancio di materiale a bordo". Anche in questo caso, viene rimarcato il concetto relativo al ristretto numero di persone coinvolte.
La sassaiola ed il piccolo coro di voci scandalizzate non hanno intaccato la compattezza dello Stato.
Questa, poi, è la giornata in cui si festeggia l'Unità d'Italia. E se qualcuno ha pensato di minare alla base la credibilità dei valori che le Forze armate rappresentano, come ha sottolineato il generale, lo ha fatto da minoranza e senza riuscirci.
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