
nostro inviato a Firenze
Sale sul palco con cravatta e piglio atletico. La presunta fuga in avanti di Roberto Vannacci (nella foto) finisce fra le braccia di Matteo Salvini. Il generale viene inquadrato fra le truppe del vecchio Carroccio: l' eurodeputato indipendente diventa ora, almeno per ora, un tesserato della Lega. Lui sorride, Salvini scrive la didascalia: «Questa è la migliore risposta alle ansie e ai turbamenti di tanti retroscenisti della stampa, siamo qui e andremo lontano». Vannacci non ha fondato un proprio soggetto e non ha usato la Lega come trampolino. È qui, a Firenze, a raccogliere la standing ovation dei militanti.
Lui delinea in poche battute la strategia del movimento: «La Lega è l'unico partito sovranista d'Europa in grado di incidere. Ma deve essere sovranista in Europa per essere autonomista in Italia».
Insomma, il senso di marcia è chiaro: «La Lega vota convintamente contro von der Leyen e vota contro questa Commissione le cui politiche scellerate, e non i dazi di Trump, sono all'origine della crisi in cui ci troviamo».
È un po' il mantra di questo congresso: tutta l'Europa punta il dito contro Washington, la Lega invece se la prende con Bruxelles. E forse tutti e due gli schieramenti hanno una parte di ragione.
Arrivano intanto i risultati delle votazioni annunciate da uno speaker di lusso come Giancarlo Giorgetti: ci sono finalmente i nomi dei 22 componenti del Federale e fra loro spiccano almeno due volti familiari ai telespettatori, come Silvia Sardone e Susanna Ceccardi, oltre al leader dei Giovani Luca Toccalini.
Ma già si apre su Vannacci un nuovo tormentone: sarà lui il quarto vice di Salvini, dopo l'aumento delle poltrone disponibili? Il generale potrebbe rappresentare la Toscana, a fianco del lombardo Andrea Crippa, del veneto Alberto Stefani e del laziale Claudio Durigon. L'alto ufficiale però sfugge alla domanda: «Io non mi fido mai dei rumors, dei se ne parla - risponde all'inviato di Piazza Pulita - vedremo, per ora faccio l'eurodeputato e cerco di farlo al meglio delle mie possibilità. Poi vedremo in base a quello che sarà».
Per ora è Salvini ad incassare un ottimo risultato perché alle Europee Vannacci era stato protagonista di un clamoroso exploit raccogliendo oltre cinquecentomila preferenze. Molti consensi.
Ma non sono nemmeno pochi quelli che lo detestano anche dentro la Lega perché lo ritengono troppo di destra. Una sorta di estremista che potrebbe nuocere al partito di governo, capace di intercettare e interpretare le esigenze della classe media. Soprattutto al Nord».
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