Il Pd fatica a liberarsi della "maledizione Etruria", legata allo scandalo delle banche. Dopo che per giorni Maria Elena Boschi è stata sulla graticola, ora arriva la "benedizione" del premier Paolo Gentiloni: "Boschi ha chiarito, sarà candidata". Pochissime parole, che però non lasciano dubbi. Il Pd ha fretta di chiudere (o provare a chiudere) la polemica. La frase esatta pronunciata dal capo del governo è questa: "Penso che Boschi abbia chiarito le circostanze, mi auguro che le prossime settimane non siano dominate dal bisticcio sulle banche. Non sono il giudice del valore aggiunto o non aggiunto. Penso che Maria Elena Boschi sia ricandidata dal Pd e mi auguro che abbia grande successo". Qualche mese fa, a maggio, Gentiloni aveva detto (più o meno), la stessa cosa: "Boschi ha chiarito".
Giovedi sera pochi minuti dopo l’intervista della Boschi da Lilli Gruber, sulla vicenda si è pronunciato anche Matteo Renzi, al microfono di Corrado Formigli (La7). Il segretario del Pd ha seguito la stessa linea difensiva: niente di strano nell’incontro tra Boschi e Vegas (Consob). Ma alle domande sul caso Etruria poste da Formigli, Renzi non è andato oltre, preferendo rimandare a quanto spiegato dalla stessa Boschi pochi minuti prima.
Le opposizioni insistono chiedendo al Pd, a gran voce, di non deve ricandidare la Boschi perché, se ciò venisse fatto, i democratici confermerebbero che tutto il partito è coinvolto nello scandalo banche. Il Pd si è ricompattato a difesa della potente sottosegretaria alla presidenza del Consiglio.
Intanto Gentiloni ha escluso una lista a suo nome alle prossime elezioni: "Non mi sembra una cosa realistica.
La mia somiglianza con Dini, grande personalità, è scarsa, Io faccio parte di un partito, sono dirigente di un partito, prestato in questo momento a fare il lavoro che sto facendo. E spero che vinca il centrosinistra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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