Gentiloni: "L'Italia ha ancora bisogno di una disciplina di bilancio"

Il Commissario europeo agli Affari economici: "L'Italia deve fare qualcosa per ridurre il debito". E sull'Europa dice: "Serve una politica economica più espansiva"

Gentiloni: "L'Italia ha ancora bisogno di una disciplina di bilancio"

"L'Italia deve fare qualcosa per ridurre il debito". Ne è convinto il commissario europeo designato agli Affari economici, Paolo Gentiloni che, ospite a Porta a Porta in onda domani sera, ha dichiarato: "L'Italia, mi spiace ma è così, ha bisogno di disciplina di bilancio".

Domani sera, Gentiloni sarà nel salotto di Bruna Vespa, in occasione dei 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, per parlare di Europa e democrazia. "Trent'anni dopo il crollo del muro di Berlino, qualche speranza si è abbassata- ha detto il commissario europeo- Nessuno quella notte avrebbe immaginato che 30 anni dopo quella straordinaria vittoria, la democrazia liberale sarebbe apparsa un po' zoppicante". Negli ultimi anni, a sua detta, si sarebbe sviluppata una sorta di malcontento che ha portato anche chi ha combattuto per la libertà ad affidarsi alla destra: "Una parte di quelli che hanno conquistato la libertà ne sono delusi, non solo in Germania ma anche nei Paesi dell'ex patto di Varsavia, e votano la destra sovranista". E, aggiunge, "questa ventata nazionalista, soprattutto nelle campagne e nei piccoli centri, va fortissimo e mette in discussione la democrazia liberale che quella notte aveva trionfato". Poi, avverte di non dare per scontata "la democrazia liberale".

Poi parla delle politiche di bilancio. L'Italia, secondo Gentiloni, avrebbe bisogno di una "disciplina di bilancio, ma chi ha spazi di bilancio deve usarli per la crescita". Sul bilancio europeo, invece, l'ex premier augura una politica "più espansiva di quanto non lo sia stata finora, perchè la crescita europea sta rallentando in modo preoccupante". A livello europeo, Paolo Gentiloni spinge per cercare di "superare la regola dell'unanimità in Ue. Abbiamo la moneta unica, il mercato unico, però ti fai concorrenza con le tasse. Non credo che sia alla lunga sostenibile, proveremo a cambiarla".

Il problema, a sua detta, è che, nonostante l'Unione Europea abbia la stessa moneta e la stessa banca, poi sia caratterizzata da "19 diverse politiche di bilancio". Ma l'Euro non si cambia: "È considerato dal 74% dei cittadini europei come un fatto positivo e irreversibile. Io non credo all'idea che l'Euro sia una specie di marco con un'altra divisa".

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