All'ex calciatore Mikheil Kavelashvili evidentemente piace vincere facile, dal momento che il suo nome era l'unico sulla scheda elettorale per la corsa a nuovo presidente della Georgia. Ai deputati del partito Sogno Georgiano e al collegio elettorale di 300 seggi, che dal 2017 ha sostituito gli elettori presidenziali diretti, è toccato solo scegliere un nome già scelto. In questo modo da un lato il partito al governo rafforza la presa sul parlamento e sul paese e, dall'altro, le aspirazioni europee di Tbilisi incassano un duro colpo e si aggravano così le tensioni tra il governo filo-russo e l'opposizione filo-occidentale, in un momento di aspra contestazione popolare per la decisione di interrompere i colloqui di adesione all'Ue.
Mosca vuole far deragliare il percorso democratico, scrive su X l'attuale presidente della Georgia, Salome Zourabichvili, secondo cui «ovunque la Russia sta utilizzando interferenze elettorali e strumenti ibridi diversificati per cercare di far deragliare questi Paesi dal loro percorso democratico, è una guerra alle elezioni, una guerra all'Europa». La 72enne è una delle voci più critiche nei confronti del partito al governo, accusandolo di politiche filo-russe, per questa ragione Sogno Georgiano ha tentato di metterla sotto accusa. «Resto il vostro presidente, non esiste un Parlamento legittimo e quindi nessuna elezione o inaugurazione legittima - ha scritto su X - il mio mandato continua», anche se il premier Irakli Kobakhidze attacca: «La signora Zourabichvili dovrà dimettersi dall'incarico tra due settimane». Questa la ragione per cui all'orizzonte potrebbe profilarsi un periodo di destabilizzazione e tensioni. Infatti il sindaco di Tbilisi Kakha Kaladze ha annunciato di aver rinviato l'accensione dell'albero di Natale prevista per ieri sera dinanzi alla sede al Parlamento a causa della concomitante manifestazione dell'opposizione. Già nella mattinata di ieri alcuni cittadini avevano lasciato dinanzi alla Camera, in segno di protesta, i propri diplomi universitari, mentre altri hanno tirato calci a palloni da calcio dal momento che Kavelashvili ha giocato in Premier League e nella Super League svizzera.
Tra i critici di Kavelashvili infatti spiccano quelli che sostengono che non abbia nemmeno un diploma di istruzione superiore, accanto alle accuse di essere guidato da una retorica anti-occidentale e anti Usa. Il vulnus geopolitico e territoriale nel paese è noto: accanto al riconoscimento da parte di Mosca di due regioni separatiste come indipendenti e a un aumento della presenza militare russa in Ossezia del Sud e Abkhazia, c'è il ruolo giocato dal partito Georgian Dream, fondato dall'oligarca Bidzina Ivanishvili, orientato verso Putin. Alle elezioni politiche dello scorso 29 ottobre ha incassato il 54,08 percento dei voti, contro solo il 37,58 delle opposizioni. Ma in quella circostanza la posta in gioco non era solo il governo dei prossimi 4 anni bensì anche la volontà dei georgiani di avere un futuro con la Russia o l'Occidente. Ivanishvili vinse nonostante i sondaggi dimostrassero che l'80 percento dei georgiani desiderava entrare in Ue.
Nello scorso dicembre Bruxelles ha concesso alla Georgia lo status di candidato ma solo a condizione che rispettasse una serie di prescrizioni. «Esortiamo il Georgian Dream a porre fine a questo ambiente che comporta gravi costi per il popolo georgiano», è la richiesta dell'Unione europea.
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