Lancia la sfida alle stelle Afd, il partito di estrema destra tedesco che spaventa l'Europa. Al congresso di Riesa, ieri Afd ha nominato per la prima volta dalla fondazione nel 2013 un candidato cancelliere in vista delle elezioni anticipate in Germania del 23 febbraio. All'unanimità è stata scelta Alice Weidel, copresidente di Afd con Tino Chrupalla, mentre migliaia di manifestanti di sinistra tentavano di bloccare la riunione scontrandosi con la polizia. «Nazisti rossi» per Weidel che, omosessuale sposata con un'immigrata dallo Sri Lanka, è il volto moderato di un partito nato di destra liberale no-euro. Negli anni, Afd si è radicalizzata fino a essere classificata dall'intelligence sospetta organizzazione estremista di destra. Allo stesso tempo, il partito ha aumentato i consensi toccando oggi il 22% nei sondaggi, secondo dopo i popolari al 30. Per Chrupalla, queste cifre segnano «la strada dall'opposizione al governo». Un percorso da compiere «un passo alla volta con tanta perseveranza», ha ammesso Weidel.
Nessun partito vuole, infatti, formare una coalizione con l'estrema destra. Friedrich Merz, presidente della Cdu e candidato cancelliere dei popolari, ha tuonato che il suo schieramento non collaborerà mai con Afd, «un partito xenofobo, antisemita» di destra radicale che «flirta con la Russia e vuole l'uscita sia dalla Nato sia dall'Ue». Merz ha poi avvertito che «un 1933 basta per la Germania», equiparando Afd ai nazisti. A Riesa, Weidel ha esposto le «idee migliori» del suo partito: remigrazione, contrasto al «woke», ritorno al nucleare, ripristino delle importazioni di gas dalla Russia. Con Afd al governo, i confini tedeschi verranno «chiusi, ogni immigrato illegale e senza documenti verrà rimandato indietro». La Germania uscirà dal Sistema europeo comune di asilo e abbatterà «tutti gli impianti eolici della vergogna». Gli studi di gender verranno aboliti e i docenti «cacciati» da università divenute «scuole quadri queer-woke». Nella proposta elettorale di Afd vi è poi l'uscita della Germania da Ue ed euro, se l'Unione europea non diverrà una «lega di nazioni, comunità economica e di interessi». Idee espresse in nome della libertà di parola, di cui Afd si vuole baluardo contro un establishment che controlla mezzi di informazione «bugiardi».
Il progetto di Afd non è di estrema destra, ma «conservatore-libertario», come Weidel ha evidenziato in dialogo su X con Elon Musk, secondo cui il partito è l'unico che può «salvare la Germania», una «ultima scintilla di speranza». Dichiarazioni che hanno spinto Afd nei sondaggi, con Weidel a ringraziare Musk per aver trasmesso su X il congresso del partito a Riesa in nome della libertà di espressione. Un concetto caro alla candidata cancelliera di Afd, secondo cui Adolf Hitler era «comunista» e l'antisemitismo è di sinistra, oggi come durante il Terzo Reich. Opinioni che non arrestano l'avanzata dell'estrema destra, forte dell'appoggio di Musk. Gli altri partiti agitano lo spettro del neonazismo e gridano all'ingerenza del proprietario di X.
Candidato della Spd per un secondo mandato da cancelliere, Olaf Scholz si è scagliato contro Musk senza nominarlo: dagli Usa, «forze lavorano in modo mirato a distruggere le nostre istituzioni democratiche». Mentre Merz si rivolge preoccupato al passato e Scholz accusa Musk, Weidel guarda al futuro fiduciosa che il domani appartiene ad Afd.
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