Giù dal balcone, Hasib in coma. "Quei 4 agenti senza mandato"

Inchiesta sulla perquisizione a casa di Omerovic. La teste: "Ho visto i poliziotti in cortile". La Cucchi: "Chiarezza"

Giù dal balcone, Hasib in coma. "Quei 4 agenti senza mandato"

«Hasib era a terra, la schiena coperta di sangue. Si batteva le mani sulle gambe, come per far capire che era stato preso per i piedi...». Gli abitanti di via Gerolamo Aleandri, nel quartiere di Primavalle, a Roma, hanno impressa negli occhi la scena che si sono trovati davanti il pomeriggio del 25 luglio, quando Hasib Omerovic, 36 anni, sordomuto di etnia rom, senza parlare aveva detto abbastanza.

L'uomo era finito nel reparto di rianimazione del Gemelli piombando giù per otto metri dal primo piano, dopo un controllo effettuato nella casa popolare assegnata a genitori e sorelle (una disabile come lui) da parte di quattro poliziotti. Quattro agenti, che non avevano ricevuto però alcun mandato di perquisizione da parte della Procura. Lo svelano le indagini che i pm di piazzale Clodio stanno conducendo insieme alla squadra mobile. Il fascicolo, per ora contro ignoti, è aperto per tentato omicidio, mentre il capo della polizia Lamberto Giannini ha fatto sapere che «segue in prima persona» le indagini.

Sarà da chiarire se si sia trattato di una perquisizione coordinata da un funzionario o di una decisione presa dai poliziotti, che saranno ascoltati presto. Ma la vicenda riporta alla mente le agghiaccianti immagini di Stefano Cucchi. Hasib, invece, si è salvato, dopo essere rimasto ricoverato nella rianimazione del Policlinico Gemelli fino al 27 agosto scorso. I familiari del disabile, assistiti dall'avvocata Susanna Zorzi, vogliono chiarezza. «Non mi fermerò fino a quando non saprò la verità» dichiara la mamma, Fatima Sejdovic - ora abbiamo paura, ci sentiamo seguiti e minacciati».

A trovare il 36enne, a una ventina di metri da dove era caduto, era stato il 118. Ma la sorella Sonita, presente al momento della perquisizione, aveva subito puntato il dito contro i quattro agenti in borghese. «Hanno chiesto i documenti di mio fratello, hanno fatto le foto, lo hanno picchiato con un bastone - ha raccontato Sonita -. Hasib è caduto e hanno iniziato a dargli calci. È scappato in camera: loro hanno rotto la porta, gli hanno dato calci e pugni, poi lo hanno preso per i piedi e lo hanno buttato giù».

Ora si attendono i rilievi sul manico di scopa spezzato e su un lenzuolo macchiato di sangue già sequestrati. I familiari hanno anche messo a disposizioni della Procura foto in cui è visibile un termosifone parzialmente staccato dal muro e sangue intorno alla porta della stanza in cui Hasib si sarebbe rifugiato.

Secondo il legale della famiglia Omerovic a portare la polizia nell'abitazione di via Aleandri sarebbe stato un post, poi sparito, sulla pagina Fb di quartiere, in cui si accusava Hasib di molestie. Nel post una sua foto e l'avvertimento a fare attenzione «a questa specie di essere che importuna le ragazze». E una minaccia: «Bisogna prendere provvedimenti». Per questo i poliziotti di Primavalle si sarebbero presentati per identificare il soggetto e forse prevenire violenze di genere. «È un ragazzo buono dicono in via Aleandri spesso qualcuno qui gli regala cose da mangiare. Temiamo che venisse maltrattato, costretto a raccogliere oggetti nei cassonetti. Di notte lo abbiamo sentito lamentarsi». «Quel giorno l'ho visto attaccato a quella ringhiera - spiega Loredana, una testimone - c'era anche una donna che gli agenti chiamavano dottoressa. A lui dicevano non ti muovere, ma lui si voleva alzare. Si è alzato, è arrivato fino a qui (indica pochi metri più avanti) poi si è accasciato. Penso al dolore che poteva provare, era tutto rotto, aveva gli occhi di fuori». Hasib è ancora grave in ospedale. Nella zona dello stabile sarebbero stati presenti 8-10 agenti, alcuni in borghese. Presto potrebbero arrivare i primi indagati.

«Mi auguro che venga fatta chiarezza a 360 gradi senza fare sconti a nessuno», ha commentato Ilaria Cucchi, sorella di

Stefano, candidata al Senato con l'alleanza Sinistra Italiana-Verdi. L'eurodeputato di S&D, Massimiliano Smeriglio ha annunciato che presenterà un'interrogazione al Parlamento europeo e Loredana De Petris, di Leu al Senato.

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