Tra il palco dell'Ariston e la Capitale. La protesta dei trattori preme sul governo e punta ai riflettori del Festival di Sanremo per esaltare gli appelli degli agricoltori, che ieri nel tardo pomeriggio dal presidio da giorni radunato a Roma avvertivano: «Se non avremo risposte i nostri trattori usciranno dal presidio e andranno liberi» per la città. Ma poco dopo il movimento ha annullato la manifestazione prevista per oggi a San Giovanni: «Si ritiene di portare solo una delegazione di dieci trattori come simbolo della protesta, per non incrinare ulteriormente il grande appoggio avuto da tutti i cittadini italiani nonostante i disagi nelle strade». Del resto nelle stesse ore erano arrivati ufficiali e concreti segnali di apertura. Non solo il vicepremier Matteo Salvini ha incontrato ieri una delegazione di manifestanti a L'Aquila. Ma dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti (foto) ha confermato che è in arrivo, e potrebbe esserlo già lunedì, un intervento sull'esenzione dell'Irpef nel Milleproroghe, sebbene non generalizzato e basato su determinati parametri di reddito. Il provvedimento sarebbe riservato «agli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie» ha spiegato il titolare del Mef.
Non è ancora una partita chiusa. Ieri i manifestanti hanno comunque continuato ad alzare la voce mirando al Festival. Arrivati a Sanremo con una decina di trattori hanno cercato di raggiungere il teatro Ariston a piedi. E la mucca Ercolina, accompagnata da alcuni allevatori, ha passeggiato sul «green carpet», il tappeto d'erba verde che circonda le strade che portano al teatro Ariston, dal lato di corso Garibaldi, davanti a Casa Sanremo. Poche decine di metri dopo la mucca e gli agricoltori sono stati fermati dalle forze dell'ordine. «Amadeus ci ha invitati, e adesso chiudete la porta?», hanno detto gli agricoltori prima di essere allontanati e far ritorno al presidio sul lungomare della cittadina ligure.
Puntano al palco. Però, dopo l'iniziale disponibilità di Amadeus a «farli salire» - con relativa freddezza Rai - ieri l'ipotesi è tramontata in conferenza stampa. Niente agricoltori sul palco, ma un loro comunicato verrà letto dal conduttore stasera. Un compromesso che non piace al movimento: «Rinnoviamo la richiesta di contatto urgente con la Direzione della Rai e con Amadeus, per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni. Se non potremo salire sul palco dell'Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per potenzialmente raggiungere Sanremo entro sabato mattina», spiegano da Riscatto agricolo.
Uno dei rappresentanti del presidio romano, Andrea Papa, parla di «ultimatum» al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida: «Vogliamo un incontro con il ministro ma finora nessuno ci ha contattato.
Se il ministro non risponderà (entro domani, ndr) i trattori andranno liberi per la città». Da Berlino, Lollobrigida precisa che le delegazioni degli agricoltori «io le ho già incontrate», «le ho incontrate singolarmente anche al ministero».
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