I governatori della Lega: "Ora il governo cambi i criteri di valutazione"

La Basilicata è l’unica regione che potrebbe entrare nella tanto sospirata zona bianca

I governatori della Lega: "Ora il governo cambi i criteri di valutazione"

I governatori della Lega stanno facendo muro contro il governo. Il caso della Lombardia sembra aver animato gli animi dei presidenti delle Regioni del Carroccio, tutti uniti per cambiare i criteri di valutazione. Da una parte i governatori della Lega Massimiliano Fedriga del Friuli Venezia Giulia, Attilio Fontana della Lombardia, Christian Solinas della Sardegna, Nino Spirli della Calabria, Donatella Tesei dell’Umbria e Luca Zaia del Veneto. Dall’altra il governo.

Chiesta al governo la revisione immediata dei criteri

"Abbiamo chiesto più volte al governo di modificare il sistema di valutazione per determinare il colore di ogni regione con le conseguenti restrizioni anti Covid. Il sistema può avere conseguenze devastanti sulla vita delle persone e sull'economia, come nel caso della Lombardia, quindi è necessario il massimo rigore nell'analisi dei dati. Rinnoviamo la richiesta, dunque, di una revisione immediata delle procedure per affrontare con serenità maggiore una grave situazione", hanno tenuto a sottolineare i governatori. I presidenti di Regioni leghiste hanno sottolineato come non sia possibile che a ogni problema il governo non si assumi le proprie responsabilità e incolpi invece le regioni.

I governatori si aspettano dal premier Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza realismo e maturità verso i cittadini e le istituzioni. Concordi nel dire che un clima di insulti non faccia bene a nessuno, hanno ribadito “la volontà di una leale collaborazione su tutti i temi, dai vaccini alle misure per contrastare la diffusione del virus ma ci aspettiamo dall'esecutivo lo stesso spirito e volontà per il bene del Paese e di tutti i cittadini".

E la Basilicata sogna la zona bianca

Intanto, l’unica regione che può sperare a breve di cambiare colore e di riuscire a entrare nella tanto sospirata zona bianca è la Basilicata. Ma quasi sicuramente dovrà aspettare ancora, il salto di qualità non avverrà il prossimo venerdì, dato che si prendono come riferimento i dati della settimana precedente al monitoraggio, quindi dal 18 al 24 gennaio, periodo in cui la Basilicata registrava una incidenza settimanale di 60,58 casi. E comunque, anche se di poco, sopra al limite.

Nell’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, è stata infatti introdotta una quarta fascia di colore bianco. Per accedervi, una regione deve avere una circolazione del virus molto bassa e un impegno che grava sul sistema sanitario praticamente inesistente. Così da poter abbandonare anche il colore giallo ed entrare nel bianco. Come sottolineato da Repubblica però, non è molto facile riuscire a centrare l’obiettivo, anche se in tutta Italia la situazione è migliorata, con cali del numero di nuovi positivi un po’ in titte le regioni. Per riuscire ad ambire alla zona bianca, una regione deve avere un valore dell’Rt inferiore a 1 e in particolare una incidenza settimanale della malattia che sia inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti. Con il prossimo cambio di colore nessuna regione dovrebbe riuscire a entrare in fascia bianca visto che, come spiegato prima, si prendono in considerazione i dati della settimana precedente.

Vicine anche Sardegna e Toscana

La Basilicata, con 60,58, è comunque molto vicina al fatidico 50. Se continuerà in questo modo, potrebbe riuscire ad arrivarci la settimana seguente. Subito dopo c’è la Sardegna con 77,89 casi per 100mila abitanti. In questo caso però, nonostante la Regione abbia un valore dell’Rt inferiore a 1, lo scorso venerdì è diventata arancione per un rischio alto, che è stato calcolato in base ai 21 parametri. Terza troviamo la Toscana con 80,62 casi. Qui il miglioramento è stato netto, soprattutto se si pensa che prima delle festività natalizie era stata rossa e arancione. Considerando tutti i parametri il rischio è ritenuto basso. Anche se, gli ultimi dati hanno mostrato un lieve aumento dei positivi, dal 18 al 24 gennaio è passata dai 2.900 ai 3mila casi. In controtendenza rispetto al resto d’Italia.

La Val d’Aosta, che si trova in arancione, nella settimana appena passata ha registrato 93,10 casi contro gli 89 per 100mila abitanti della settimana precedente. Anche qui un leggero aumento. L’unica comunque a poter pensare di arrivare prima o poi a essere colorata di bianco è la Basilicata

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