Il grande Risiko della "congiura". Ecco chi può "salvare" Salvini

Italia Viva è prudente: "Bisogna prima valutare le carte". E adesso la maggioranza trema per il voto sul caso Salvini-Gregoretti

Il grande Risiko della "congiura". Ecco chi può "salvare" Salvini

La partita per l'autorizzazione a procedere sul caso Gregoretti che ha messo sulla graticola l'ex titolare del Viminale agita e non poco la maggioranza. Come ricordato ieri, la Giunta per le immunità si pronuncerà già il prossimo 20 gennaio. E in Parlamento c'è già una gran fretta ad intestarsi il titolo di "forcaiolo". Il più veloce è stato Luigi Di Maio che di fatto, poche ore dopo l'annuncio del procedimento avviato dal Tribunale dei Ministri, dal salotto di Porta a Porta ha affermato di aver deciso già di votare a favore di un processo su Salvini. I grillini dunque sperano di recuperare terreno tenendo il leader del Carroccio alla sbarra. I sondaggi dicono esattamente il contrario, ma a quanto pare i grillini cercano di usare ancora una volta la strategia giustizialista per mettere fuori gioco l'avversario politico numero uno. E il Pd? Anche i dem a pian piano si posizionano sul fronte che vuole l'ex vicepremier a processo. E così Alessia Morani, parlamentare di spicco dei dem, già annuncia la posizione del partito: "Il Senato sarà sovrano, noi alla richiesta di autorizzazione voteremo sì, probabilmente, per come pare che sia la questione. Salvini dice che difendeva i nostri confini; li difendeva da una nave della guardia costiera, da una nave militare italiana? Mi pare ridicolo, quello di Salvini era un interesse finalizzato solo alla propaganda", ha tuonato l'esponente dem ai microfoni di Agorà su Rai Tre.

A questo punto va sottolineato come è del tutto diversa la posizione di Forza Italia e quella di Fratelli d'Italia. "Sembra che il Movimento voterà per mandare a processo Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Quindi se è tuo alleato lo difendi, altrimenti lo mandi a processo? La peggiore disonestà è dire che uno è colpevole a seconda del fatto che sia tuo amico o meno", ha affermato il senatore di Forza Italia, Lucio Malan. La capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini ha attaccato anche Conte: "Mi chiedo: ma dov'era Conte in quei giorni, non leggeva i giornali e non guardava la tv? E il suo ufficio stampa non lo teneva informato di una notizia che era su tutte le prime pagine? Siccome questo non è possibile, Conte deve spiegare perché, se era in disaccordo con Salvini, non fece nulla per fargli cambiare idea. Questa presa di distanze fuori tempo massimo non è altro, dunque, che un'altra grottesca presa in giro. Se Salvini sarà processato, Conte dovrà assumersi la responsabilità politica o di averne condiviso le scelte, o - ancora peggio - di essere stato incapace, come premier, di far rispettare a un suo ministro la linea del governo".

Anche FdI di fatto ha criticato aspramente la posizione di Di Maio, basta ricordare le parole di Marco Silvestroni: "Gli ormai impresentabili del M5s capeggiati dallo scandaloso Di Maio usano le istituzioni per le ripicche personali. La decisione di votare l’autorizzazione a procedere contro Salvini per il blocco della nave Gregoretti dimostra come nell’arco di pochi mesi si possa dire e pensare tutto e il contrario di tutto pur di tenersi stretti la poltrona. Se l’ex ministro dell’Interno sbagliò allora a non far sbarcare i migranti perchè Di Maio è stato in silenzio e se invece aveva ragione perchè oggi votano affinchè venga processato? Davvero la vergogna non conosce limiti! Fratelli d’Italia voterà convintamente contro l’autorizzazione a procedere in attesa che sotto processo ci vadano quelli che l’immigrazione clandestina la favoriscono". L'ago della bilancia è Italia Viva e bisogna prestare attenzione alle parole di Dvide Faraone: "M5S è un po' surreale.

Mi sarei aspettato quanto meno una dichiarazione del tipo 'guarderemo le carte', dato che nel governo Conte 1 hanno sostenuto tutte le politiche di Salvini senza mai contestarle e hanno votato contro in giunta per le autorizzazioni, e invece Di Maio già il giorno stesso ha dichiarato che avrebbero votato sì". Insomma dai Renziani arriva prudenza e in Parlamento potrebbe accadere di tutto...

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