C'è una formula di investimento che si rivela particolarmente efficace in contesti come quello attuale: il piano di accumulo (pac). Versando con costanza tutti i mesi si riduce la rischiosità dell'investimento nel medio lungo termine sia se nei prossimi mesi si materializzi un trend ascendente dei mercati e sia se si delineasse un lungo periodo di discesa degli indici di Borsa. A questo proposito può essere utile ripercorrere quello che è accaduto utilizzando i pac nella profonda crisi successiva al crac del fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers. Ipotizziamo di aver versato 2.000 euro al mese (ovvero 1.000 euro ogni 15 giorni) dal settembre 2008 al settembre 2009 per un totale di 26 mila euro complessivamente versati. Se il pac fosse stato attivato in etf o fondi azionari Italia, il capitale finale accumulato dopo 12 mesi sarebbe ammontato a 31.090 euro, pari ad un guadagno del +19,6%. È interessante notare che l'indice Ftsemib di Piazza Affari avrebbe chiuso a -8,1% nei 12 mesi dopo essere arrivato a perdere il 46,9% dal massimo pre crisi. Il pac avrebbe pagato in termini di rendimento anche se si fosse utilizzato un etf o un fondo azionario area euro. In questo caso, il capitale finale sarebbe ammontato a 20.603 euro (+17,7% rispetto al capitale versato con il pac), con l'indice Eurostoxx a -2,7% 12 mesi dopo la crisi (dopo aver toccato una perdita massima del -40,2%). Interessante pure il rendimento del pac in etf e fondi azionari settore tecnologia (+14,5%), che avrebbe permesso di accumulare quote per un controvalore di 29.775 euro a fronte dei 26 mila euro versati. Se il pac fosse invece stato fatto con un etf o un fondo azionario globale internazionale, il rendimento sarebbe ammontato al 10,9% nonostante una perdita massima del 34,9% e una chiusura dell'indice di Borsa Msci world dopo 12 mesi del - 6,9%. Da segnalare, inoltre, che la formula del pac si è rivelata vincente pure durante la crisi del debito sovrano della zona euro. Tra agosto 2011 e agosto 2012, con gli indici delle Borse europee che avevano registrato perdite fino 27% per l'Eurostoxx e fino al -32% per il Ftsemib di Piazza Affari, un pac da 2.000 euro al mese per un totale di 26 mila euro fino ad agosto 2012, avrebbe permesso di guadagnare in media tra il 10,2% (con il pac in etf e fondi azionari USA) e l'11,9% (con etf e fondi azionari area euro).
E se invece gli indici di Borsa dovessero stabilizzarsi e ripartire? Con il pac il rendimento sarebbe meno incisivo rispetto all'investimento in unica soluzione ma risulterebbe comunque positivo perché replicherebbe in parte il trend rialzista del mercato sottostante.
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