Mercoledì 12 febbraio. È stata fissata fra due settimane esatte la data nonché la decisione del Senato, che sarà chiamato a esprimersi sulla richiesta di processare l'ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti.
Stando a quanto riporto dall'agenzia stampa Agi, a stabilire il giorno "x" è stata la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.
Ricordiamo com la Giunta per le immunità il 20 gennaio abbia respinto, con i voti della Lega, la relazione del presidente, Maurizio Gasparri, di negare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini presentata dal Tribunale dei ministri di Catania.
La maggioranza giallorossa – dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, passando per Italia Viva e Liberi e Uguali – è letteralmente scappata dal voto in giunta. Le forze di maggioranza hanno infatti abbandonato la votazione in modo strategico, per evitare che potessero fare un "favore" al segretario del Carroccio in vista delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria.
Mercoledì 12 febbraio, forse la parola "fine”: il caso Gregoretti sbarcherà nell'emiciclo del Senato della Repubblica.
"Salvini andrà a processo perché ha bloccato per 4 giorni lo sbarco di 131 immigrati? Allora, se la legge è uguale per tutti, anche Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese sono imputabili di sequestro di persona per aver tenuto a bordo per 3 giorni più di 400 immigrati, e quindi meritano di andare in tribunale. Punto", il post pubblicato dal capo politico dalla Lega nelle scorse ore a commento della vicenda (giudiziaria) che lo coinvolge personalmente.
L'Aula del Senato si riunirà il prossimo 12 febbraio sulla richiesta di processo per l'ex ministro #Salvini sul caso #Gregoretti. I @SenatoriPD voteranno si alla richiesta dei giudici.
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) January 29, 2020
Il caso Gregoretti
Il 25 luglio del 2019 la Guardia Costiera italiana soccorre gommoni carichi di migranti diretti verso le coste italiane, dalla Libia. La motovedetta Gregoretti carica a bordo 135 persone, dirigendosi verso la Sicilia: arriva quindi lo stop dell'allora titolare de Viminale Matteo Salvini, che non concede un porto di attracco all’imbarcazione e, allo stesso tempo, tira per la giacchetta l'Unione Europea, chiedendo di trovare un accordo circa la redistribuzione dei migranti. Il 27 luglio, al porto di Catania sbarca una donna incinta (insieme al marito e due figli), mentre il 29 scendono dalla nave 16 ragazzi che si sono dichiarati minorenni. Il 31 luglio i 115 rimanenti scendono sul suolo italico.
La procura di Siracusa apre un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti e quella di Catania indaga la condotta del ministro dell'Interno, ma archivia il caso. A dicembre 2019 il tribunale dei ministri di Catania accusa Matteo Salvini di abuso di potere per aver trattenuto i migranti a bordo della Gregoretti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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