Il clima politico si surriscalda giorno dopo giorno. Tra tensioni, crisi e malumori, nel governo giallorosso regna il caos più totale tanto che per molti fattori il ritorno alle urne sembra essere vicino. L'esecutivo si trova a fare i conti ogni giorno con le spaccature all'interno del Movimento 5 Stelle e vive con ansia gli ultimi giorni prima delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna che potrebbero aprire una crisi senza precedenti.
Ma il gran caos non finisce qui. Già, perché il tutto si intreccia con i lavori della Giunta per immunità del Senato, chiamata a decidere sulla richiesta di autorizzazione a procedere presentata dal Tribunale dei ministri di Catania contro Matteo Salvini accusato del sequestro dei migranti trattenuti per alcuni giorni sulla nave Gregoretti alla fine del luglio scorso. Pochi giorni fa, la maggioranza aveva chiesto di rinviare il voto sulla relazione con cui il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, propone di respingere la richiesta dei magistrati siciliani.
Il centrodestra compatto ha subito espresso la sua contrarietà: la data del 20 gennaio (a ridosso dell'appuntamento elettorale in Emilia Romagna e Calabria), fissata dalla Giunta lo scorso dicembre, deve essere rispettata. "Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità", aveva tuonato Matteo Salvini che si è poi detto pronto a organizzare con la leader di FdI, Giorgia Meloni, una mobilitazione generale.
Sarà la presidenza del Senato, chiamata dal relatore Maurizio Gasparri, a dirimere la questione esplosa, come ricorsa l'Agi, dopo che la Conferenza dei capigruppo aveva disposto lo stop dei lavori dell'Aula e delle commissioni del Senato dal 20 al 24, proprio in vista delle elezioni regionali. L'unica eccezione è stata fatta per la commissione Bilancio che potrà riunirsi per esaminare il decreto per il salvataggio di Alitalia. Ma, come ha spiegato Gasparri, la Giunta non è come le altre commissioni: i suoi lavori sono scanditi da leggi costituzionali e da norme regolamentari e per questo dovrebbe essere in grado di lavorare anche in caso di disposizioni contrarie. Nel frattempo, domani e martedì si svolgeranno due sedute della Giunta.
L'esito del voto sul processo contro Salvini dovrebbe però essere scontato: la proposta del relatore dovrebbe essere respinta 13 a 10. A favore del leader del Carroccio, secondo quanto riporta l'agenzia, voteranno Lega, Forza Italia e FdI. Per il sì al processo invece si dovrebbero esprimere gli esponenti del Movimento 5 stelle, i senatori di Italia viva, i rapprensentati di Pd, Leu, gruppo Misto e Autonomie.
L'unica incognita è rappresentata dal senatore Michele Giarrusso, in polemica con i vertici del M5S. Dopo la Giunta, sarà la volta di Palazzo Madama che dovrà valutare tutta la questione. Il verdetto definitivo su caso della nave Gregoretti è atteso per la prima metà di febbraio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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