Non è mica la prima volta che un grillino sbaglia un congiuntivo, e non sarà nemmeno l'ultima. Una prerogativa, quella di steccare i verbi che non è certo esclusiva del Movimento Cinque Stelle. Ma dopo Castaldi che ad ottobre venne corretto dal curo unanome del Senato, sempre a Palazzo Madama è un altro grillino a cadare nella trappola dei congiuntivi.
Stavolta si tratta di Alberto Airola, elettrico senatore di provata fede a Cinque Stelle. Quando c'è bisogno di chiarire a voce alta la posizione del Movimento è sempre lui ad alzarsi sullo scranno e prendere il microfono. Parla bene, più o meno, e soprattutto sa colpire con forza gli avversari. Quello che gli riesce meno bene, a quanto pare, è coniugare i verbi. (guarda il video)
Ieri, durante la discussione in Senato sul ddl Cirinnà sulle unioni civili, Airola stava accusando il Pd di aver forzato troppo la mano mettendo ai voti il supercanguro, annunciando che il Movimento si sarebbe ritirato. "Quando allora mi sono trovato di fronte a questo (il supercanguro, NdR), ho detto ai miei: bene, signori, se vi trovereste, se ci troveressimo... trovassimo, scusate. È difficile per me... prego i giornalisti di non giocare sui miei congiuntivi.
Se ci trovassimo a decidere della libertà di un popolo mediante un piccolo trucco, mediante un artificio incostituzionale ed antidemocratico come un canguro, io ci penserei, perché ne va del bene del Paese".Poco dopo l'errore, dai banchi del Pd è partito un brusio di risa sotto i baffi. Dai colleghi del Movimento, applausi ad Airola. Da parte nostra, nessun gioco. Solo diritto di cronaca.
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