Dopo giorni di maretta sembra essere tornato il sereno fra i vertici del Movimento 5Stelle (anche se non mancano le stilettate), tanto che Beppe Grillo ha infine indetto una riunione coi parlamentari pentastellati per discutere delle imminenti novità. Questo pomeriggio, infatti, il comico genovese ha raggiunto Roma per incontrarsi con deputati e senatori.
La telefonata di ieri fra il leader in pectore Giuseppe Conte ed il garante del M5s sembra dunque aver sancito una tregua, almeno in apparenza. Il Movimento 5Stelle 2.0 pare proprio essere in procinto di salpare.
Alle 17 in punto Beppe Grillo ha raggiunto la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari accolto da scroscianti applausi. A presentarsi alla riunione anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Nel corso del suo intervento, il padre putativo dei grillini ha presentato il nuovo simbolo del Movimento (con la dicitura '2050') e non ha mancato di approfittare della situazione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
L'avvertimento a Conte
"Io sono il garante, non sono un coglione", ha dichiarato il comico genovese dinanzi all'assemblea dei deputati grillini, guadagnandosi un nuovo applauso. Grillo ha spiegato che, malgrado siano stati raggiunti degli accordi sullo statuto, l'opera di mediazione non si è ancora conclusa. "Siamo a tre quarti del lavoro", ha affermato, come riportato da AdnKronos. Lo scontro fra le prime donne del Movimento, dunque, è ben lungi dal concludersi sul serio. Malgrado Conte abbia deciso di inviare l'ultima versione del nuovo Statuto, con la 'riformulazione' dell'articolo 8, ed ottenuto l'approvazione di Grillo, la strada da percorrere è ancora lunga. "Lo statuto messo a punto da Giuseppe Conte è molto diverso dal nostro, è di 32 pagine e da quando l'ho ricevuto ci sono delle osservazioni reciproche in corso", ha spiegato il garante. Insomma, c'è l'accordo, ma solo su "tre quarti dello statuto".
"Stiamo lavorando bene con Conte, non sarà iscritto al Movimento ma è una gran brava persona. Mando le mie osservazioni in giallo e lui mi risponde in rosso, io in verde e lui in nero", ha aggiunto. "Deve assimilare le nostre cose, io visionario lui no. Questo Movimento ha bisogno di un visionario come me e di un integerrimo come Conte. Vi prometto che entro 2-3 giorni presenteremo il nuovo statuto".
"Conte io ti sono utile, lo devi capire", ha quindi affermato il comico. Insomma, per Grillo è Conte ad avere bisogno di lui e del Movimento, non il contrario. Del resto, come da lui dichiarato: "Conte è un avvocato, io un ragioniere... Non ha girato con noi nelle piazze, non sa cos'è veramente il Movimento".
Quanto a Rocco Casalino "è bravissimo sulle tv, ma si deve rapportare anche con il garante, non solo con il capo politico".
Le stoccate
Ma Grillo non si è limitato a mandare messaggi più o meno velati solo a Giuseppe Conte, dato che nel corso della riunione non sono mancate stoccate anche al ministro della transizione ecologica nel governo Draghi Roberto Cingolani, croce e delizia dei pentastellati, e addirittura a Gianroberto Casaleggio.
Riguardo quest'ultimo, il comico genovese ha dichiarato:"Io un pochino di sinistra, Gianroberto Casaleggio un pochino di destra, non eravamo d'accordo su tutto...". Mentre su Cingolani "se continua così è un bagno di sangue...", ha commentato.
Dopo aver invece elogiato Luigi Di Maio ("Sei uno dei ministri degli Esteri più bravi della storia"), Beppe Grillo è poi passato a parlare del
secondo mandato, argomento carissimo ai grillini: sulla questione decideranno tramite voto gli iscritti. Dal canto suo, il garante ha ribadito di essere favorevole al tetto dei due mandati per gli eletti del M5s.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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