Grillo infrange un'altra regola: c'è la deroga al doppio mandato

Grillini in fibrillazione. Di Maio li rassicura: "La legislatura praticamente non è iniziata...". E il comico ci mette una pezza: "Sì alla deroga al secondo mandato"

Grillo infrange un'altra regola: c'è la deroga al doppio mandato

E puntuale arriva il via libera di Beppe Grillo alla deroga del secondo mandato. Il Movimento 5 Stelle si rimangia l'ennesima regola. Certo, ognuno lo giustifica come può. "Il doppio mandato è una questione che non mi riguarda... però - si affretta a dire Lorenzo Fioramonti parlando con i cronisti in Transatlantico - non troverei allucinante che il M5S dicesse 'questa legislatura non è neanche cominciata, sono due mesi, facciamo finta che non è successo niente'. Penso che chiunque lo accetterebbe. Non stiamo parlando di un anno e mezzo o due anni, stiamo parlando di niente. Ci sono colleghi che hanno visto l'aula tre volte...".

Sergio Mattarella ha appena finito di esporre le proprie considerazioni al termine del terzo (infruttuoso) giro di sonsultazioni e i grillini sono tutti presi nel chiedersi se ci sarà una deroga alla regola del secondo mandato. Non sono pochi i parlamentari che, in caso di elezioni anticipate, rischiano di rimanere a casa. Ai microfoni de La7 il capogruppo pentastellato al Senato, Danilo Toninelli, non vuole entrare nel merito: "Certamente abbiamo un garante che ha quelle funzioni.. io non rispondo perché sono in evidente conflitto di interessi". Il garante è ovviamente Grillo. Ed è al comico di Genova che anche Luigi Di Maio guarda per dipanare la matassa. "Visto che la legislatura praticamente non è iniziata - ha detto il capo politico del M5S durante l'assemblea congiunta dei parlamentari - le liste per le nuove elezioni saranno probabilmente le stesse, la decisione finale spetterà comunque al garante".

Secondo quanto si apprende da fonti autorevoli del Movimento 5 Stelle, Grillo avrebbe già informalmente dato il proprio assenso alla riconferma delle liste e dei parlamentari uscenti in caso di elezioni anticipate e a fronte del fatto che, come sottolineato da Di Maio anche nel corso dall'assemblea, la legislatura non è nemmeno partita. Una deroga che varrebbe sia in caso di voto anticipato in estato sia in autunno.

"Se il Parlamento praticamente non funziona, luglio o ottobre non cambia niente", ha chiosato Fioramonti, l'economista indicato da Di Maio come possibile ministro dello Sviluppo Economico in un governo pentastellato.

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