Grillo moltiplica i post sui poveri ma prende 25mila euro al mese

Il fondatore si affanna sul blog a perorare la causa del Rdc. Però la sua consulenza politica è da 300mila euro

Grillo moltiplica i post sui poveri ma prende 25mila euro al mese
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La battaglia di Beppe Grillo contro la povertà gli frutta 25mila euro al mese. Euro più, euro meno. Una battaglia sacrosanta, insomma. Quella somma sarebbe, conti alla mano, il compenso che il comico genovese, ritornato negli ultimi due giorni a fare da megafono al M5S, porterebbe a casa grazie al contratto di consulenza stipulato nel 2022 con il capo politico Giuseppe Conte.

Una consulenza per svolgere attività di comunicazione, in bilico quest'anno per le casse vuote del M5S, rinnovata poi nel gennaio del 2023 per un altro anno. Il contratto prevede un compenso di circa 300mila euro l'anno. Suddiviso per 12 mesi, frutterebbe a Grillo 25mila ogni 30 giorni.

Una montagna di soldi che fa a pugni con le crociate portate avanti da Grillo. A cominciare da quella di questi giorni contro il governo Meloni dopo la rimodulazione del reddito di cittadinanza. Anche ieri, il fondatore del M5S ha lanciato la sua invettiva, puntando sulla questione dei salari in Italia. Grillo ha pubblicato in un tweet con la lista degli stipendi medi netti in diversi Stati del mondo. L'Italia, con i suoi 1.724 dollari, è al 31esimo posto, subito sotto la Spagna e sopra a Sud Africa, Cina e Grecia. In cima alla classifica rispettivamente Svizzera, Lussemburgo, Singapore e Stati Uniti. L'immagine è accompagnata da un «No comment». Certo che lui, problemi di salario minimo, non ne ha. Domenica il garante del M5S aveva condiviso sui suoi social un articolo del suo blog sul tema del salario minimo. «Ormai è chiaro: il focus di questo Governo è la lotta ai poveri e l'annientamento della dignità dei lavoratori - aveva commentato -. Il salario minimo si potrebbe già approvare ad agosto ma le vacanze estive non possono attendere». Due uscite in 24 ore. Grillo si guadagna il pane. Cosa prevede l'accordo tra lui e Conte. Il via libera alla consulenza è arrivato dopo un lungo braccio di ferro. Grillo è chiamato a svolgere «attività di supporto nella comunicazione con l'ideazione di campagne, promozione di strategie digitali, produzione video, organizzazione eventi, produzione di materiali audiovisivi per attività didattica della Scuola di formazione del Movimento, campagne elettorali e varie iniziative politiche». In cambio il Movimento versa nelle casse della società del comico una somma pari a 300mila euro l'anno. Con il conto corrente rimpinguato ogni mese con 25mila euro, il comico ha tutto il tempo per dedicarsi alla povertà (degli altri). E nel frattempo, tra un post e l'altro, Grillo ha ripreso anche la tournée con lo spettacolo L'Altrove. Prossima tappa in Calabria, aspettando il bonifico di Conte.

Grillo in tour e il M5S che tiene alta la tensione a Roma sul Rdc. I parlamentari non mollano: «È un problema di ordine sociale che ricade in primo luogo i sindaci: mi chiedo come sia stato possibile da parte del governo aver avuto tanta indifferenza e superficialità nel causare un tale disagio. I rischi di tenuta sociale sono evidenti, lo stanno constatando in prima persona gli amministratori locali e anche molti parlamentari di maggioranza ne sono al corrente. Spero che qualcuno di loro abbia un sussulto d'orgoglio e faccia ragionare la presidente del Consiglio perché la situazione inizia ad essere drammatica» - attacca Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S alla Camera dei deputati.

Per fine agosto sarebbe in programma una grande manifestazione contro l'esecutivo. Il sogno è riproporre una mobilitazione stile vaffa-day. E magari con un Grillo in piazza. C'è solo un nodo da sciogliere: il cachet sarà extra o rientra nei 300mila euro?

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