A Grillo non piace chi ha vinto e calpesta il voto dei militanti

A Genova Beppe Grillo fa fuori la candidata Cassimatis: "Comunarie da rifare, fidatevi". Base in tilt e spunta un terzo nome

A Grillo non piace chi ha vinto e calpesta il voto dei militanti

È un gran «cassimatis». Grillo che fa saltare il banco, annulla le comunarie, toglie alla vincitrice il simbolo del Movimento, impone un nuovo voto, minaccia addirittura di non presentare un candidato sindaco proprio a casa sua.

Così, per una mattina, Genova si risveglia vivace, grazie al suo comico più illustre che dal suo blog sentenzia: «Mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, inclusa la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del M5S prima, durante e dopo le elezioni online del 14 marzo 2017». La loro colpa? Aver «danneggiato l'immagine del M5S, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e gli altri iscritti». E allora la candidata sindaca Marika Cassimatis non correrà a Genova, almeno non per i Cinque Stelle. Lei si dice sorpresa, racconta di «aver scoperto tutto dal blog di Grillo», spera almeno «in una telefonata» del leader. Arriva invece l'appello di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, dissidente della prima ora: «Marika, vieni con noi». Da Genova a «Effetto Parma»? Marika abbozza, si becca i cazzotti del suo ex capo. Che garantisce: «Questa decisione è irrevocabile. Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me». Fidarsi di cosa? Meglio non presentare un candidato? Oppure ripiegare sul secondo classificato, Luca Pirondini, tenore, trent'anni? È lui che ieri ha vinto la nuova votazione come candidato unico. Si vedrà. O, piuttosto: decidono i grillini, poi Grillo deciderà per loro.

Il fermento, a Genova, non finisce qui. Perché dopo l'editto del comico tutto inizia a correre. E così torna di moda il nome di Lorenzo Fazio, genovese che vive a Torino e lavora a Milano. È l'editore di Chiare Lettere, che ha pubblicato non pochi libri di accuse contro il sistema-Pd che per decenni ha governato la Liguria. È, Fazio, con il suo 11%, uno degli editori del Fatto Quotidiano, l'unico giornale caro ai grillini. Due settimane fa era stato contattato da Paolo Putti, già capogruppo pentastellato in Comune, appena uscito dal Movimento. «Candidati con noi», aveva chiesto Putti. «Noi chi?», ha pensato l'editore. Che un mese prima era stato contattato pure da Stefano Quaranta, deputato genovese di Sel. Con Rete a sinistra Fazio aveva anche preparato il documento programmatico «Genova che osa». E, mentre tutto corre, ecco che Sergio Cofferati, uno che di primarie incasinate se ne intende, lancia un grido dall'estrema sinistra genovese: «Dissidenti grillini, venite con noi». Chiaro? Fazio potrebbe diventare l'outsider perfetto: candidato di sinistra, con appoggio grillino. Lui sorride: «È un'ipotesi che si potrebbe prospettare, ma non ho una lira e neppure un'organizzazione alle spalle. Con Putti ho parlato, così come con Grillo, ma per alcuni progetti editoriali. Magari chiedete a Quaranta».

Ma il compagno Quaranta non osa più: «Abbiamo avuto già un incontro con Anpi, Cgil, Arci, comunità di Don Gallo. Un altro incontro ci sarà in settimana. Parlando con loro, la società civile, abbiamo deciso di convergere con il Pd su Gianni Crivello, attuale assessore della giunta Doria». Un bel cassimatis, a prescindere.

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