Beppe Grillo chiude la campagna elettorale per il referendum a Torino, in piazza San Carlo. "Siamo un paese spaccato in due sia che si vinca sia che si perda, ma noi andremo avanti", tuona dal palco. Con le solite iperboli il leader M5S osserva che "siamo in una stasi mentale, in una situazione neurogastrologica". Il riferimento è alle polemiche sul fac-simile della scheda elettorale del Senato (mostrato da Renzi) e, al contempo, sulla sua famosa frase 'Votate con la pancia, non con il cervello'.
Ovviamente Grillo non lesina battute: "Nessuno sta capendo nulla di questa riforma. Ho scoperto che i Simpson sono per il SÌ, che Armani ha fatto il profumo SÌ e noi un deodorante per ascelle con il No". Poi, spiegando le ragioni del No, dice che "la Costituzione (nella sua forma attuale, ndr) è un piccolo impedimento per major e multinazionali. Questa piccola Costituzione - aggiunge - è fatta per gente semplice".
Appendino: "Mi rifiuto di andare in Senato"
Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, dal palco di piazza San Carlo annuncia che se passasse il Sì lei non
andrà a sedere in Senato. ""Io non ci andrò, lo dico già adesso. Il sindaco deve stare con la gente e parlare con i suoi cittadini. In Senato si trattano argomenti importanti e bisogna dedicarci il giusto tempo e lavoro".
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