Scavando in giardino, i carabinieri e la Guardia di finanza hanno trovato alcuni pacchetti di banconote. Poi altri. E altri ancora. Ma mai si sarebbero immaginati di scovare un caveau sotterraneo. Un caveau con 8 milioni di euro in sottovuoto, sigillati in buste di plastica. Ammonta a tanto la maxi evasione fiscale di una coppia di Gussago, provincia di Brescia, e per portare alla luce il tesoretto nascosto è stato necessario mobilitare le ruspe. E per non rischiare di lasciarsi scappare anche solo un centesimo, le Fiamme Gialle del Gico di Brescia hanno utilizzando anche uno scanner particolare arrivato direttamente dai colleghi dello Scico: può scovare contanti occultati tra muri portanti e pareti in cemento. Giuliano Rossini, 46 anni, e la moglie Silvia Fornari, di 6 anni più giovane, sono in carcere in misura cautelare. Rossini si è costituito in carcere a Cremona, mentre Fornari si è costituita nel carcere di Verziano domenica sera. La coppia è ritenuta al vertice dell'associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale e all'emissione di fatture per operazioni inesistenti.
L'operazione ha coinvolto 77 persone, tra imprenditori, prestanome e faccendieri di Brescia inglobati in una «struttura stabile», si legge negli atti, nella quale c'erano ruoli precisi e una provvigione garantita del dieci per cento. Tutti per inquirenti e investigatori si rapportavano a marito e moglie. Ma pare fossero coinvolti anche il figlio di 22 anni e la zia materna, entrambi ai domiciliari.
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