I cani ci assomigliano Un po' di gelosia e diventano cattivi

Anche Fido prova il sentimento dell'invidia Meglio non viziarlo e farlo curare da esperti

I cani ci assomigliano Un po' di gelosia e diventano cattivi

Oscar Grazioli

«La gelosia, quando è arrabbiata, commette più crimini rispetto all'interesse e all'ambizione». Così scriveva Voltaire di una delle emozioni più perigliose dell'animo umano. Solo umano? Pare proprio di no, visto che recenti ricerche di psicologi e studiosi del comportamento animale hanno accertato che anche il cane è in grado di provare sentimenti simili. La rivista Global animals riporta una sintesi di questi studi e l'autrice del rapporto ci informa che i cani possono diventare gelosi. Che poi si tratti delle gelosia umana, nel senso stretto del termine, o di un'istintuale e radicata difesa di risorse, sta di fatto che il cane prova invidia. Ma come fare a sapere se il tuo cane è geloso? Ci sono alcuni comportamenti che devono indurre al sospetto. Ad esempio, abbracciare un familiare e vedere il cane intromettersi nell'abbraccio con un gemito, oppure il cane che, adagiato sulle ginocchia, ringhia mentre un altro cane (o un familiare) si avvicina, o ancora il cane che spinge via un suo simile mentre questi sta ricevendo le tue attenzioni.

Quali sono i motivi in grado di scatenare la gelosia nel cane? I più frequenti, secondo gli etologi, sono i cambiamenti radicali del loro stile di vita, i traslochi, l'introduzione di nuovi animali, la nascita di un bambino e la perdita della persona che era un punto di riferimento certo nell'educazione.

Se abbiamo il forte sospetto di avere a che fare con un cane geloso, non bisogna indugiare a correggere questo atteggiamento attraverso alcuni semplici trucchi che riportino l'equilibrio nella dinamica familiare. Se il cane non ha ricevuto un corso di formazione educativa, quando era cucciolo, è venuto il momento di investire una piccola somma in qualche lezione da parte di un bravo veterinario comportamentalista. Quello che puoi fare anche da solo è porre la massima attenzione a non rinforzare, con premi e gratificazioni, la gelosia del cane, errore molto comune che capita quotidianamente anche con l'educazione dei bambini, quelli che chiamiamo «viziati». Il bambino spacca il giocattolo perché è stato usato dal piccolo compagno di giochi? Tu gli regali subito un altro giocattolo, magari identico. È fatta. Nel cane (ma anche nel bambino) questo atteggiamento rinforzerà la convinzione di aver fatto benissimo a distruggere il giochino e ne pretenderà un altro ancora.

Di fronte a comportamenti di questo tipo, la cosa migliore da fare è ignorare completamente il cane, magari uscendo semplicemente dalla stanza, senza rimproverarlo. Capisco che è facile da dire e meno facile da fare, ma considerate che al cane darà più fastidio essere trascurato in silenzio, piuttosto di udire urla e moccoli che lui interpreterà con una propria personale traduzione linguistica.

Un altro trucco è quello di coinvolgere l'oggetto della gelosia nella routine di vita quotidiana. Si chiama «desensibilizzazione» e il cane perderà il suo interesse. Fame e cibo, nel cane (non nel gatto) possono muovere montagne. Offrire il pasto quando Fido tiene un comportamento calmo aiuta a evitare «scene di gelosia canina». Sia chiaro che è normale, per un cane, custodire risorse (cibo, giocattoli) che domani potrebbero servire, magari nascondendole sotto terra.

Questo è un istinto da rispettare che diventa problematico solo quando si amplifica fino a divenire un comportamento aggressivo. Il classico osso sepolto nel giardino non ha nulla a che fare con la gelosia, ma molto con il fatto che può piantarsi nello stomaco del cane. Che è tutta un'altra storia.

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