I controlli dei tecnici per la messa in sicurezza delle gallerie mettono in crisi la viabilità

Cantieri, restringimenti, chiusure e ridimensionamento delle carreggiate.Gli italiani, che hanno atteso mesi per spostarsi nelle seconde case e guardano l'arrivo delle vacanze come un miraggio, hanno davanti un altro nemico oltre al coronavirus

I controlli dei tecnici per la messa in sicurezza delle gallerie mettono in crisi la viabilità

Cantieri, restringimenti, chiusure e ridimensionamento delle carreggiate.

Gli italiani, che hanno atteso mesi per spostarsi nelle seconde case e guardano l'arrivo delle vacanze come un miraggio, hanno davanti un altro nemico oltre al coronavirus. Sono i cantieri: 323 quelli aperti sul tratto gestito da Autostrade con lavori superiori a 5 giorni ai quali si somma la partita gestita da Anas e chiusure a singhiozzo nei tratti verso le mete turistiche più gettonate. Mettersi alla guida per andare in vacanza quest'anno è un «terno al Lotto» e si sa quando si parte ma non quando si arriva. Accade proprio nell'estate Covid, in cui scegliere l'Italia è un imperativo. Ma le prove generali sono state pessime. La Liguria è paralizzata per cantieri intorno a Genova, in provincia di Savona e nel Levante, per l'enorme mole di interventi di messa in sicurezza delle gallerie disseminate lungo le arterie autostradali. L'urgenza di agire rapidamente, dopo anni di dormiveglia, è scaturita dai crolli del Ponte Morandi, del viadotto sulla A6 Torino-Savona e della galleria Bertè sulla A26 a fine 2019.

Le indagini della Procura genovese e i sopralluoghi del super ispettore inviato dal ministero delle Infrastrutture, Placido Migliorino, hanno evidenziano che le gallerie liguri sono «malate». Così l'esperto ha messo a punto un piano d'azione che Aspi ha recepito e il Mit ha esteso anche alle altre concessionarie operanti in Liguria: Salt e Autofiori. Sono scesi sul campo migliaia di tecnici che hanno dato il via a controlli a tappeto di notte, prolungando la chiusura delle gallerie in caso di pericolo anche di giorno. Ma non senza conseguenze: il 9 giugno scorso la mancata riapertura del tratto di A10 tra Genova Prà e Genova Pegli ha causato 20 km di coda. Già dopo l'apertura dei confini tra regioni gli incolonnamenti raggiungevano i 18 km. Nessuna tratta, dalla A10, alla A12, passando per la A26 e la A7, è esente dalla paralisi del traffico. I controlli finora svolti hanno interessato 285 gallerie, di cui 23 chiuse per problemi. Ma Mit, Aspi ed enti locali hanno concordato che i controlli si concludano entro il 10 luglio. E si sta studiando una graduatoria di interventi su 170 gallerie liguri ancora da ispezionare.

Ma al momento, sulla A10, sono chiusi in modalità continuativa i caselli di Genova Pegli, in entrata verso Savona e in uscita per chi proviene da Genova e quello di Genova Prà in uscita per chi proviene da Genova e sulla A26 Genova Voltri-Gravellona Toceto il casello di Masone, in entrata, fino a lunedì 6 luglio. Così nel weekend scorso centinaia di automobilisti diretti a Santa Margherita Ligure e alle Cinque Terre sono rimasti incolonnati per ore e per andare da Nervi a Recco c'è chi ha impiegato un'ora e 10 minuti al posto dei soliti 20. Non è andata meglio a chi era diretto verso Forte dei Marmi e in generale in Versilia. Via crucis anche in Lombardia, per decine di strade interrotte e nel Veneto, dove sembrava impossibile raggiungere le Dolomiti. Al centro, situazione critica nelle Marche per lavori alle barriere antirumore lungo la A14. Molte famiglie che volevano andare a Grottammare, San Benedetto del Tronto e Porto Sant'Elpidio hanno rinunciato. A giugno inoltre sono iniziate le ispezioni lungo la A24 e A25 tra Roma, L'Aquila, Teramo e Pescara e per l'A3 Napoli-Salerno, che potrebbero essere interessate da chiusure diurne in caso di interventi urgenti. Se poi si consulta il sito dell'Anas è un puzzle di criticità lungo tutte le coste: da Rapallo a Chiavari, da Pesaro a Senigallia, da Livorno a Follonica, per non parlare del tratto stradale che va da Andria a Brindisi e in Calabria da Paola a Rosarno. Penosa anche le situazione autostradale in Sicilia, dove ci vogliono oltre due ore e un quarto per andare da Taormina a Ragusa e da 30 anni si attende che la vecchia statale Catania-Ragusa 514 venga sostituita da una superstrada.

«I cantieri sulle autostrade riguardano il nodo genovese e la A14 Bologna-Taranto interessando le regioni Marche e Abruzzo, per lavori di consolidamento di viadotti e gallerie - conferma la dottoressa Rosanna Ferranti, I dirigente della Polizia di Stato del Servizio Polizia Stradale - questi richiedono un restringimento delle carreggiate quindi riduzione della velocità e aumento del traffico. Lavori anche sulla A16 Napoli-Canosa che va da Avellino alla Puglia e traffico atteso nei fine settimana nel nodo autostradale di Bologna e per turismo dall'Austria, da e per Slovenia e da e per la Francia.

Invitiamo quindi gli automobilisti a organizzare con accortezza il viaggio, studiando l'itinerario, a consultare Cis e bollettini radiofonici per conoscere la situazione in tempo reale. Inoltre consigliamo di controllare le condizioni del veicolo prima di partire e mettersi alla guida riposati e non dopo aver mangiato troppo. Infine ricordarsi sempre di allacciare le cinture».

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