I paletti degli Usa: Atacms solo nel Kursk. E lo Zar non si ferma razzi e droni sulle città

La scelta per bloccare l'asse con la Nord Corea. Decine di morti a Sumy e Odessa

I paletti degli Usa: Atacms solo nel Kursk. E lo Zar non si ferma razzi e droni sulle città
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La mossa di Biden rimette tutto in gioco: allontana al momento possibili tavoli negoziali, più che mai in queste ore materia del G-20, e stravolge le linee guida di un conflitto che vede la Russia in netto vantaggio sulle truppe di Kiev. Gli Atacms oltre il confine fanno esultare Zelensky, ma spaventano l'Occidente, preoccupato di fronte a una possibile escalation. Nel dettaglio, tuttavia, l'Ucraina non ha avuto l'ok dall'amministrazione Usa di colpire la Russia in maniera indiscriminata. I temibili vettori della Lockheed-Martin potranno essere utilizzati soltanto nel Kursk, la regione che Kiev controlla dallo scorso agosto, ma che le truppe del comandante Syrskyj rischiano di perdere dopo il recente intervento di uomini e mezzi della Corea del Nord a supporto delle brigate della Federazione. Gli ucraini potranno quindi far uso di missili per colpire le armate nordcoreane e dissuadere Pyongyang dall'inviarne altre. Questo è stato probabilmente uno dei motivi principali del cambiamento di posizione della Casa Bianca.

La luce verde accesa da Biden (e che secondo gli analisti difficilmente Trump riuscirà a spegnere) starebbe creando quell'effetto domino auspicato da Zelensky. Gli Stati Uniti avrebbero infatti anche espresso parere favorevole all'uso dei missili britannici e francesi a lungo raggio Scalp e Storm Shadow per colpire obiettivi all'interno del territorio russo. Tra l'altro il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha affermato che l'amministrazione sta lavorando per trasferire quante più risorse possibili all'Ucraina prima della fine del mandato di Biden come presidente.

Se è vero che a Kiev sono arrivati i missili da Parigi e Londra, è altrettanto acclarato che la Germania, come ha ribadito ieri la cancelleria di Scholz, non è affatto disposta a consegnare alle medesime condizioni di Washington i Taurus. Al momento Berlino fornirà solo 4mila droni d'attacco controllati dall'intelligenza artificiale. «Le decisioni americane cambieranno l'essenza della disputa», ribadisce il ministro degli Esteri russo Lavrov dal G-20. E il portavoce di Putin, Peskov, afferma, «così facendo la Nato entra in guerra».

Sul campo il conflitto prosegue, mentre oggi si entra nella fatidica data del millesimo giorno. Un attacco missilistico russo su Odessa, con Iskander esplosi dalle navi nel Mar Nero, ha causato 10 morti, tra cui un bambino, e 47 feriti. Zelensky ha commentato l'accaduto scrivendo su Telegram: «È stato un attacco balistico da parte di terroristi russi in una zona residenziale. Ditemi che cosa hanno a che fare con la guerra un condominio, un'università e un edificio amministrativo».

Le forze armate di Mosca hanno anche lanciato dal Kursk una serie di attacchi durante la notte, con almeno 11 droni Shahed: 8 sono stati abbattuti dalla contraerea nelle regioni di Poltava, Kharkiv, Cherkasy, Chernihiv e Kiev, mentre gli altri 3 sono caduti in zone aperte. Due missili ipersonici Iskander e un Kh-59 hanno colpito la regione di Sumy senza che le difese aeree riuscissero a intercettarli. Le autorità ucraine sono state purtroppo costrette a rivedere al rialzo il bilancio delle vittime e dei feriti causati dall'attacco missilistico a Sumy di domenica sera: 12 persone sono morte e 89 rimaste ferite. Tra le vittime ci sono due bambini e tra i feriti altri 11 minorenni. Le difese aeree russe hanno intercettato 59 droni ucraini lanciati contro il territorio della Federazione, di cui due sulla regione di Mosca. La maggior parte dei velivoli senza pilota, in tutto 45, sono stati abbattuti sulla regione di Bryansk, sei su quella di Kursk, tre sul territorio del Belgorod e tre su Tula.

Le strade nel Donetsk che da Dnepr e Pokrovsk portano a Kurachove sono sotto stretto controllo del fuoco russo dopo l'occupazione dell'insediamento di Novoleksiyivka. Kiev perde così lo strategico accesso all'autostrada N-15. Mosca ha fornito alla Corte internazionale di giustizia materiali che indicano un genocidio ucraino nel Donbass.

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