L'onorevole Raffaella Paita, parlamentare ed esponente ligure d'Italia viva, annuncia il sostegno del suo partito al sindaco uscente di Genova Marco Bucci, che è sostenuto dal centrodestra e dal civismo. La motivazione della scelta, per la deputata renziana, risiede nella buona amministrazione espressa dal primo cittadino: «Bucci è il sindaco della ricostruzione - dichiara la Paita al Giornale -. Ha fatto delle cose davvero buone per Genova». Si tratta d'interventi che possono essere elencati: «Cito tre esempi: l'abbattimento della diga di Begato, un grande edificio popolare che era sinonimo di degrado e che era abitato da famiglie deboli con problemi d'integrazione che sono state ricollocate in luoghi più idonei; la ricostruzione del ponte di Genova; la realizzazione della Darsena sul disegno di Renzo Piano che guarda al futuro. Il mandato - osserva - è stato positivo».
Il punto, per l'esponente d'Iv, rimane quello di sostenere le persone e le esperienze amministrative al netto della ideologia di riferimento, pur rimanendo in maniera salda alternativi - come ha indicato alla Leopolda il leader di partito Matteo Renzi - tanto ai «populisti» quanto ai «sovranisti»: «Ho già chiarito in tutte le occasioni - prosegue - che questa nostra scelta su Genova non è il preludio o l'anticipo di una collocazione nel centrodestra». Però il tema dell'appartenenza alla coalizione immaginata da Enrico Letta per le prossime elezioni politiche resta sul tavolo: «Di sicuro il nostro posizionamento a Genova - incalza la deputata - conferma le difficoltà di far parte di un campo largo dove figura anche il Movimento 5 stelle, che è antitetico alla nostra esigenza di descrivere con dei sì le necessita che ha il Paese in questo momento». Poi un'ulteriore stoccata diretta ai grillini: «Non saremo mai con quelli che hanno detto no a tutto. Questa è la conferma che in quel campo largo lì non ci possiamo stare».
Italia viva, specie nelle ultime settimane, ha voluto alzare il tiro su due questioni: il presidenzialismo, con la proposta del «sindaco d'Italia», e la giustizia. Ambiti in cui i renziani continuano a distinguersi tanto dal Partito democratico quanto, ed in maniera più nitida, dal Movimento 5 stelle. «Sì, è vero - fa presente la Paita, riferendosi alle battaglie portate avanti di recente - ma lo stiamo facendo con grande coerenza rispetto a quello che abbiamo sempre fatto e detto nel Paese. Abbiamo proposto - ricorda, riferendosi al referendum bocciato dagli italiani nel 2016 - una grande riforma costituzionale che ridisegnasse poteri e desse un diverso peso a questi ultimi».
Dunque l'esponente renziana pone di nuovo l'accento sulla giustizia, con l'appuntamento referendario che potrebbe contribuire a ridisegnare l'intero sistema: «Siamo la forza politica che ha fatto della lotta al giustizialismo un motivo di grandi battaglie. Io sono stata tra le primissime - rammenta la parlamentare - a firmare per i referendum e farò campagna referendaria».
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